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La beffa della palestra e l’amara lettera a Babbo Natale (perché Rapinese intenda) della Comense

Tecnicamente, in effetti, è una letterina, visto che è decisamente breve: 4 righe in tutto, nella forma moderna di un post social. Ma pur in così poco spazio, il concetto che contiene è pesante come un intero sacco di doni di Babbo Natale. Il che la fa assomigliare più a un amaro sfogo, diciamo.

Stiamo parlando del messaggio affidato a Facebook dalla Polisportiva Comense che – come molte altre società di pallacanestro – ha subìto come una doccia gelata la decisione del sindaco di Como Alessandro Rapinese di concedere la restaura e da poco riaperta palestra Ronchetti di via Giulini soltanto alla Como Volley. Una scelta che ha suscitato proteste e perplessità in diverse società di pallacanestro, ancora costrette a emigrare altrove con dispendio di tempo e soldi non indifferente.

Dal canto suo, il primo cittadino aveva motivato la scelta di far giocare nella palestra di via Giulini solo il volley per due motivi: da un lato perché la società di pallavolo aveva un rapporto di concessione già in essere altrove, che è stato possibile ‘trasferire’ in via Giulini.

Poi, riguardo all’esclusione delle società di basket dall’utilizzo della palestra Ronchetti, Rapinese ha affermato che essendo la Como Volley la titolare delle responsabilità dell’antincendio (con relativi costi annessi e sostenuti), questo rendeva impossibile la coabitazione. In più il sindaco ha sottolineato testualmente di “non avere figli e figliastri” nella gestione degli impianti sportivi. Ma torniamo all’oggi e alla ‘letterina amara’ della storica Polisportiva Comense.

“A Babbo Natale – si legge – chiediamo che gli atleti e le atlete comaschi/e non debbano più farsi km per allenarsi o giocare “in casa”, quando l’unica palestra in centro città, e omologata FIP, è libera”. Insomma, una beffa in un sabato in cui le luci alla Ronchetti sono spente eppure le squadre di pallacanestro non ne possono comunque usufruire, costrette a emigrare nonostante la serie B giochi solamente 2 partite al mese in casa”.

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