“La sentenza di non luogo a procedere perché il fatto non sussiste a carico di Pallanuoto Como non è stata impugnata. Le accuse a carico di questa società sono state spazzate via dalla sentenza firmata dal Giudice delle indagini preliminari Walter Lietti che, appunto, ha deliberato il non luogo a procedere con formula piena nei confronti di Giovanni Dato, presidente di Pallanuoto Como, di Federica Dato, amministratrice della stessa società e di Carlo Lazarich, legale rappresentante di Crocera Stadium. L’accusa era di turbativa d’asta e falso ideologico per aver “ingannato” la Commissione Aggiudicatrice nel corso dell’assegnazione del compendio sportivo in Viale Geno 14, a Como”. Così in una nota stampa la società sportiva dopo la notizia dello scorso 25 gennaio e le successive motivazioni del 9 marzo (qui tutti i capitoli della vicenda) che avevano portato il giudice appunto al non luogo a procedere.
Il club, ora interviene e torna nello specifico della vicenda con parole durissime e chiedendo che l’amministrazione fornisca la documentazione richiesta: “Nelle scorse settimane Pallanuoto Como ha formulato delle richieste di documenti al Comune di Como, poiché rimangono troppi sospesi su una vicenda lunga e che ha danneggiato fortemente l’immagine di Pallanuoto Como e dei suoi rappresentanti. Una vicenda che rimane di forte interesse pubblico. Purtroppo non abbiamo ottenuto alcuna risposta, anche rispetto al sollecito che il nostro legale ha provveduto a inoltrare. Silente l’amministrazione, silente il signor Rapinese che si era prodigato negli anni con video propagandistici sulla vicenda del compendio sportivo, alcuni al limite della diffamazione contro persone per bene. Una vicenda che non è finita, perché trattasi dell’affidamento di un bene pubblico (sempre il compendio sportivo di viale Geno, Ndr) che deve essere garantito da una trasparenza che pare essere stata sostituita da pressapochismo e propaganda”.
7 Commenti
Il Sindaco sta scaricando tutta la responsabilità sui dirigenti che saranno investiti da una serie di problemi da cui non potranno scappare. Ci saranno sicuramente responsabilità certe sull’operato dell’amministrazione. Vediamo chi sarà disposto ammettere in gioco carriera e privato per nascondere situazioni scomode. Il Sindaco ha già abbandonato la nave più velocemente di schettino.
La propaganda elettorale del neo sindaco (ancora inseguito dai consensi) si sta sgretolando come una castello di sabbia sotto il sole. Il tempo sta facendo il suo, il sindaco no.
Povero Presidente Dato, ecco che magicamente si alza un bel muro di gomma da parte del Sindaco e di tutta la sua giunta, assessori, consiglieri e compagnia cantante per non dare quanto sarebbe a loro lecito ricevere. Il sig. Rapinese ha perfettamente chiara la situazione di Viale Geno, come gli avvocati presenti all’interno della sua maggioranza ecco perché fa melina….
Ecco come gli attuali amministratori dimostrano fedeltà al loro programma elettorale, come dimostrano trasparenza nei confronti dei cittadini e come dimostrano chiarazza in una faccenda non poco spinosa. Caro comaschi che avete votato il Sig. Rapinese perché anche voi non chiedete chiarezza su questa faccenda? Perché non vi fate sentire per un altro senso di giustizia?
Vediamo adesso come si giustificherà il Sindaco…vediamo a quale codicillo si vorrà aggrappare pur di non fornire la documentazione richiesta. Ho idea caro Presidente Dato che le sue richieste resteranno lettera morta, dovrà probabilmente rivolgersi alle autorità preposte per obbligare il Sindaco a rispondere!! Ad esempio rivolgendosi al Comitato regionale di controllo sugli atti dei comuni e delle provincie ai sensi degli art. 126 e seguenti e all’Assessore Regionale competente in materia di Autonomie Locali anche in ragione dell’arte 78 del Tuel.
Oppure basterebbe rivolgersi al Gabibbo o Staffelli!!
Bravo Malpelo!!! Hai ragione!!! Oramai in Italia si ottiene di più con il Gabibbo, Staffelli o Le Iene.
Dato si rivolga a loro…vedrà poi come il sig. Rapinese risponde alla televisione ma non alle richiesta dei cittadini o dei legali.
Imbarazzante tentativo di fuga dalla realtá.
Ma durerá poco.
Nemmeno alle elementari….
Cmq, la realtá é nella sentenza, per quello che succederá dopo é solo questione di tempo.
Arriverá come giusto che sia.
Risposte non date in sede di Consiglio…documenti non dati…un silenzio assordante.
Questo è la Pubblica Amministrazione…ha già dimenticavo “i lavori” della piscina di viale Geno non sono una questione politica; forse ricordo male, ma mi sembra che qualcuno propri dei “lavori” per la piscina abbia fatto uno dei cavalli di battaglia della propria campagna elettorale…Sindaco Rapinese…Assessore Fontana, ma sa dove è viale Geno e soprattutto cosa c’è…non certo Ikea.
Strano che Rapinese rispetti il suo programma elettorale dove, tra le varie pagine, troviamo: 1) Renderemo pubblico ogni singolo atto amministrativo promosso dai singoli amministratori cosicché la cittadinanza abbia consapevolezza delle reali azioni dei propri politici senza doversi affidare alle “mediazioni” e alle “suggestioni”. 2) Tutti i documenti comunali che non sono protetti da privacy, e non siano atti interni, finiranno sul sito del Comune per poter essere consultati dalla cittadinanza. A tal fine, coinvolgeremo quanti più studenti possibile, studenti che, coadiuvati dai propri insegnanti e dai responsabili degli uffici comunali di competenza, faranno “friggere” gli scanner ed i router di Palazzo Cernezzi. #RapiSveglia