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Parcheggi, la Lega protesta: “Rapinese ha tolto i parcometri in via Regina e chi prima arriva meglio alloggia. Studenti penalizzati”

Ancora una volta al centro delle polemiche la riforma dei parcheggi a Como voluta dal sindaco, Alessandro Rapinese (la trovate qui nel dettagli). E la Lega di Como, a tutti i livelli, a contestare la decisione, nello specifico per quanto riguarda via Regina Teodolinda. Si legge in una nota:

Come prevedibile, in questi giorni stanno emergendo i malumori dei cittadini comaschi rispetto alla soluzione adottata dall’amministrazione Rapinese  sul tema parcheggi – affermano il Consigliere Comunale della Lega Elena Negretti ed il coordinatore provinciale della Lega Giovani Matteo Mauri.

Tra le varie modifiche infatti – proseguono Negretti e Mauri – l’amministrazione ha tolto i parchimetri per una parte dei parcheggi in Via Regina, per cui quei pochi posti una volta occupati rimangono inutilizzabili per tutto il giorno.

La soluzione “chi prima arriva meglio alloggia” probabilmente non è la migliore, né per gli studenti dell’Insubria, né per i comaschi che vanno a trovare i loro cari al cimitero monumentale e tanto meno per i cittadini che si recano nelle zone limitrofe anche per brevi commissioni.

Conseguentemente – dichiara Luigi Bianchi Coordiantore Cittadino Lega Giovani di Como- se da un lato anche i cittadini che si devono recare in altre zone di Como cercano parcheggio intorno all’Universita dell’Insubria visti i recenti aumenti introdotti nelle altre aree cittadine, gli studenti si trovano ancor più in difficoltà nel trovare parcheggio per presentarsi a lezioni.

Invitiamo quindi nuovamente l’Amministrazione di Como ad attivarsi per redigere una Convenzione con l’Università – afferma Vanessa Sibio Responsabile Università della Lega Giovani – per riservare dei parcheggi agli studenti e a riesaminare il piano parcheggi per evitare che succedano ancora scene da terzo mondo come studenti che perdono parti di lezioni, parenti che non trovano posto per andare a salutare i propri cari defunti o carri funebri sui marciapiedi per mancanza di spazi come affermato da una nota impresa funebre sulla stampa di ieri.

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