L’aumento di capitale della società Milano Serravalle per 150 milioni di euro a carico di Regione Lombardia, per completare l’opera e avviare la gara per attrarre capitali privati, è stato approvato dalla maggioranza di centrodestra in consiglio regionale.
Ad essere invece bocciato, come ampiamente prevedibile, è stato l’ordine del giorno presentato dal Movimento Cinque Stelle che chiedeva di destinare quei soldi alle famiglie in difficoltà e anche di ridurre il pedaggio sulle Tangenziali di Como e Varese.
“Ancora una volta non è stata mostrata alcuna sensibilità nei confronti dei cittadini in un momento così delicato – dichiara uno dei più acerrimi nemici di Pedemontana, il consigliere regionale comasco pentastellato Raffaele Erba – Regione ha preferito investire dei soldi per andare a irrobustire il capitale sociale della Milano-Serravalle, quando invece avrebbe potuto destinare le stesse somme per eliminare i costosi pedaggi della tratta autostradale e aiutare nell’immediato imprese e cittadini lombardi messi in ginocchio dall’emergenza sanitaria”.
“Contestualmente – conclude Erab – il Movimento 5 Stelle aveva richiesto di tagliare il pedaggio alle tangenziali di Como e Varese. Ennesima bocciatura su un tema molto caro ai cittadini”.
Anche il Pd contesta la scelta della maggioranza.
“Ormai è ufficiale. Il meccanismo che la Regione Lombardia si ostina a portare avanti per finanziare Pedemontana continuerà a basarsi anche sui pedaggi delle tangenziali di Como e di Varese che a questo punto non potranno certo essere gratuite – affermano i consiglieri regionali del PD Angelo Orsenigo e Samuele Astuti – Si tratta di un’operazione finanziaria che complessivamente vale 350 milioni di euro. Di questi, 150 milioni rappresentano il contributo di Regione Lombardia e 200 milioni sono invece a carico della stessa società di Milano-Serravalle”.
“Un’operazione che ha lo scopo di favorire la capitalizzazione della società Autostrada Pedemontana Lombarda S.p.A, rendendo più solida la capogruppo Serravalle, ma il meccanismo di finanziamento – aggiungono – proprio per garantire la banche prestatrici, non può prescindere dal pagamento del pedaggio sulle tangenziali di Como e Varese. Ecco dunque perché allora la Lega e il centrodestra hanno votato oggi contro la proposta delle minoranze di esentare per tutto il 2020 gli utenti delle tangenziali di Como e Varese per sostenere lavoratori e imprese colpiti dall’emergenza Covid-19. Senza contare che in questo modo si disattende, peraltro, anche un nostro emendamento al Piano Regionale di Sviluppo approvato nel luglio 2018 che prevedeva la gratuità del transito e la realizzazione dei secondi lotti”.