L’ispirazione, spiega Gianpaolo Rosso, presidente dell’Arci comasca, è arrivata ieri dopo il blitz notturno che, a Camerlata, ha convertito il sole padano nel simbolo universale della pace.
Così con leggerezza, ma per un evento importante come la marcia della pace in programma anche a Como domani (alle 14, piazzale Montesanto), Arci e Ecoinformazioni hanno voluto trasformare l’intera segnaletica e cartellonistica cittadina in un messaggio chiaro.
GALLERY-SFOGLIA
Quando ieri è arrivata in redazione a ComoZero la foto da Camerlata ci siamo chiesti se fosse vera o digitale. “Esattamente quanto successo a noi – spiega Rosso – così ci è venuto in mente di trasformare un po’ la città con l’aiuto di Photoshop”.
Le foto sono accompagnate da un articolo che racconta, immagina e sogna una città diversa strappando anche diversi sorrisi:
Grande la soddisfazione dell’Arci provinciale di Como: «Constatiamo che dopo l’atletica e multicolore performance che ha riportato nella civiltà il masso sopra la Spina verde, tutta la città si è unita per offrire alla Marcia della Pace del 19 gennaio un’immagine corrispondente al suo ruolo di Città messaggera di Pace, sede del Monumento alla Resistenza europea.
Siamo stupiti e ammirati di come l’unione tra attivismo sociale e amministrazioni, potere e creatività, libera iniziativa privata e popolare, possa determinare l’inverosimile risultato documentato dalle foto (Peace drink).
E se ciò è potuto avvenire, il prossimo passo sarà realizzare i programmi di accoglienza presentati alla Giunta Landriscina dalle associazioni Profughi dall’Antartide e Penisola che non c’è che l’Arci condivide pienamente ed è disponibile a finanziare interamente.
Intanto godiamo la bellezza di messaggi per una volta sensati, positivi, umani, veri». [Gianpaolo Rosso, presidente Arci Como]
Le affissioni sono stare realizzate, nel pomeriggio del 18 gennaio 2020, grazie ai droni messi a disposizione dal governo di Atlantide in esilio. L’Arci si scusa con i cittadini e le cittadine per le inevitabili conseguenze per il traffico causate dai lavori di allestimento che hanno determinato lunghe file nel tratto di via De André verso Largo della Pace e danneggiato anche alcune scie chimiche.
2 Commenti
Scrivere Pace (legata al motto “la guerra è un’idea cretina”) sotto XX Settembre vuol dire non conoscere la storia. O essere qualunquisti e fare discorsi da Miss che in attesa dell’incoronazione a reginetta spera unicamente nella pace nel mondo. Comunque viva la pace. Ma c’è pace e pace, c’è guerra e guerra. Non sempre una cosa è meglio dell’altra. Senza qualche guerra qualcuno avrebbe molte libertà in meno. Un motto più “completo” potrebbe essere qualcosa che richiami i valori di libertà, uguaglianza e fraternità o la morte… ma credo qualcuno lo abbia già fatto suo. L’ho visto in un meme su Instagram.
Condivido totalmente. Agli inizi del 1939 nel Regno Unito, Neville Chamberlain era considerato un saggio statista che aveva anteposto la “pace” a qualsiasi ragione di Stato. Alla fine del 1939 la “pace” di Chamberlain era diventata la “guerra” di Hitler.
Non si può mai abbassare la guardia. La libertà e la giustizia devono essere difese con qualsiasi mezzo….anche la guerra se non si può fare altrimenti.