Moncler – brand dei piumini super lusso guidato dall’imprenditore comasco Remo Ruffini – si appresta a trasferire il proprio headquarter nel business district milanese di Symbiosis. La famosissima azienda di moda stabilirà il quartier generale in un edificio di circa 38.000 metri quadrati, la cui realizzazione è in corso e procede speditamente verso il completamento. La nuova sede – per cui è stimato un investimento complessivo di circa 160 milioni di euro – sorgerà nell’area di riqualificazione urbana di Symbiosis, situata nel Sud di Milano, a poca distanza da Scalo Romana e dalla Fondazione Prada.
Un luogo di lavoro “ibrido” e sostenibile
Remo Ruffini, presidente e amministratore delegato di Moncler, ha spiegato che, pur avendo compreso durante la pandemia l’efficacia dello smart working, l’azienda ritiene che la collaborazione in presenza sia fondamentale per “sprigionare tutta la nostra energia”. L’obiettivo del nuovo headquarter è quello di creare un ambiente in cui le persone possano “esprimere il proprio potenziale, in un contesto dove creatività e collaborazione siano al centro”. Ruffini ha rimarcato anche che, pur mantenendo una modalità di lavoro flessibile, il sogno è quello di realizzare un luogo “dove energia, benessere e attenzione per l’ambiente diventino valori centrali”.
La nuova sede di Moncler, tra l’altro, alla fine dello scorso anno è passata già di mano. Nel corso dell’assemblea degli azionisti, Covivio ha ufficializzato la vendita del prestigioso immobile milanese per 200 milioni di euro a Valesco Group. L’intesa è stata siglata tra le due società il 27 novembre scorso.
Nel mese di ottobre 2021 la maison di moda aveva siglato con Covivio un contratto di locazione di 15 anni per l’immobile di 38.000 mq in via di realizzazione all’interno del progetto direzionale Symbiosis sviluppato da Covivio nella zona sud di Milano dove Moncler riunirà tutti i propri dipendenti.
Innovazione e rispetto per l’ambiente nel design
Il progetto, curato dallo studio Antonio Citterio Patricia Viel, mira a creare un “corporate campus” in cui gli spazi favoriscano l’innovazione e la collaborazione. L’architetto Antonio Citterio ha ribadito che il nuovo headquarter Moncler contribuirà alla profonda trasformazione dell’area Sud di Milano.
La nota di presentazione spiegava già che gli spazi di lavoro saranno adattabili ai bisogni delle persone, evolvendo da ambienti tradizionali a soluzioni ibride e collaborative. Gli interni saranno progettati per accogliere gruppi eterogenei e inclusivi, favorendo la collaborazione trasversale e la socializzazione. L’arredamento sarà ispirato a un’atmosfera familiare, più vicina al comfort di una casa che a un ufficio.
L’architetta Patricia Viel ha chiarito che il design del campus è volto a garantire un alto livello di sostenibilità ambientale, con soluzioni architettoniche che migliorano l’efficienza termica e riducono i consumi energetici. Oltre all’installazione di pannelli fotovoltaici, sono stati preservati e rifunzionalizzati elementi strutturali originali. La ciminiera industriale, simbolo dell’antica area, è stata ripristinata e trasformata in chiave ecologica, convogliando aria esterna in una “serra bioclimatica” per mitigare le condizioni termiche dell’edificio.
Nello specifico, la ciminiera in mattoni, restaurata già nel 2020, è stata trasformata in un ricettore di aria esterna pulita: cattura l’aria a 60 metri di altezza, dal cielo di Milano, e la convoglia attraverso condotte sotterranee fino agli uffici che sorgeranno nel nuovo quartiere tecnologico Symbiosis, situato tra lo Scalo Romana e il Vigentino. La cisterna adiacente, invece, sarà convertita in un serbatoio per la raccolta dell’acqua piovana, destinata all’irrigazione del giardino interno.