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“Pericolosi per bimbi e anziani, spaventano gli animali”. Como vieta botti selvaggi e lanterne cinesi

Sul filo di lana (e ovviamente con l’eccezione dello spettacolo pirotecnico autorizzato per la mezzanotte del 31 dicembre, che si svolgerà regolarmente) anche il Comune di Como ha emesso l’ordinanza contro i botti di Capodanno, attività che – citiamo dall’ordinanza – “benché lecita nella misura in cui si faccia ricorso ad artifici pirotecnici di libera vendita nei termini e nei modi previsti, costituisce un potenziale pericolo per l’incolumità pubblica allorché posta in essere in zone particolarmente affollate o in presenza di soggetti deboli quali bambini e anziani”.

Ma l’attenzione è posta non soltanto sulle persone ma anche sul fatto che esplosioni e fragori sono anche “fonte di grave nocumento soprattutto per gli animali in ragione della loro particolare vulnerabilità al rumore provocato”.

Dunque, ecco i divieti:

– dalle ore 12:00 del 31.12.2019 alle ore 12:00 del 01.01.2020, è vietato, ai soggetti non titolari di licenza né autorizzati all’attuazione di manifestazioni pirotecniche in luoghi pubblici, accendere e far esplodere petardi, mortaretti o artifici simili:

– in tutti i luoghi, pubblici o privati, in cui si svolgono manifestazioni pubbliche o aperte al pubblico, di qualsiasi tipo;

-in tutte le vie, piazze ed aree pubbliche particolarmente frequentate o comunque in vicinanza di altre persone, in particolare bambini ed anziani;

-ad una distanza inferiore a 100 metri da luoghi di ricovero, cliniche, ospedali, case di cura e di riposo;

-in presenza di animali domestici nonché in direzione degli stessi e a meno di 100 metri da ricoveri ed allevamenti di animali; -a distanza inferiore a metri 100 da aree boschive e/o a rischio di incendio, tra cui porti ed aree di sosta;

-da terrazze a balconi.

2) E’ altresì vietato l’impiego su tutto il territorio comunale delle “lanterne volanti”(cosiddette lanterne cinesi) alimentate da fiamma viva o provviste di dispositivi luminosi a led alimentati a batteria o provviste di artifici luminosi quali sostanze fluorescenti o fosforescenti denominate starlight.
Per i trasgressori, prevista una sanzione da un minimo di 25 euro a un massimo di 500 euro.

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