“Il cimitero di Camerlata ospita i miei genitori e i miei nonni. Da più di 20 anni sta subendo un degrado crescente, indecoroso”.
Inizia così la presentazione della raccolta firme avviata da Luca Michelini sulla piattaforma Change.org per restituire maggiore dignità al camposanto della città.
QUI POTETE FIRMARE LA PETIZIONE
Lo abbiamo raccontato a più riprese su ComoZero.it, l’ultima volta un anno fa (qui l’articolo): dal 2018 le condizioni drammatiche del campo santo erano state segnalate molte volte dai consiglieri comunali Alessandro Rapinese e Paolo Martinelli.
CIMITERO DI CAMERLATA – TUTTA LA VICENDA
Questa volta, invece, è Luca Michelini – professore ordinario di Storia del pensiero economico all’Università di Pisa – a scriverci per testimoniare il degrado dell’area a partire dell’entrata del cimitero.
“Vi ho sepolto i miei genitori e i nonni, che vi ho trasferito nel 2001, quando vi ho seppellito mia madre – spiega Michelini – Da allora, nulla è cambiato nell’entrata e, più in generale, nel decoro del cimitero. A gennaio vi ho sepolto mio padre, colpito dal Covid. Per la cerimonia ci ha accolto il riparo di un alberello, mancando di qualsivoglia luogo adibito”.
Le condizioni del camposanto, un brutto spettacolo anzitutto per tutti i parenti e conoscenti di chi vi è sepolto, hanno spinto Michelini a chiedere una soluzione attraverso la mobilitazione dei cittadini.
“Non voglio polemizzare con le amministrazioni cittadine che in questi anni si sono succedute e che evidentemente non hanno avuto a cuore il problema e probabilmente nemmeno lo hanno visto – aggiunge – Voglio invece raccogliere le adesioni della cittadinanza per chiedere all’amministrazione comunale di porre rimedio al degrado di questo luogo di culto”.
Per aderire alla petizione potete scrivere direttamente a Luca Michelini, alla mail luca.michelini66@gmail.com, mettendo il vostro nome e cognome.
QUI POTETE FIRMARE LA PETIZIONE
“Terrò informato dello stato di avanzamento della mia petizione sulla mia pagina Facebook e inviando mail a chi ha aderito”, conclude Michelini.