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Petizione da via Crispi: “Giardini abbandonati e fatiscenti, vanno sistemati e aperti anche ai cani”

“In Via Crispi a Como c’è un’area abbandonata e fatiscente, infestata da cespugli e alberi pericolosamente trascurati, con una recinzione piena di buchi”. Inizia così la petizione lanciata in queste ore su Change e rivolta al Comune di Como. Una lunga denuncia che evidenzia come il piccolo giardino di zona sia “un’area abbandonata dal comune di Como: il terreno è scosceso, il cancelletto d’entrata arrugginito e malmesso, le radici degli alberi sporgenti e pericolose”.

Infrequentabile dunque dai cittadini e vietato ai cani. “Nonostante questo – si legge ancora nel documento – è un’area che nel corso degli anni è stata visitata dagli amici a quattro zampe di chi abita nella via e nel vicinato: un cartello vieterebbe l’ingresso agli animali, ma quello stesso cartello indica un’area attrezzata di giochi che non esiste (un povero elefante a molla è l’unico gioco rimasto), degli orari di apertura e chiusura mai rispettati da un addetto o da un custode. Il cartello indica un giardino che non esiste e noi chiediamo venga rimesso a nuovo per rispondere alle esigenze dei cittadini del quartiere”.

Qui il testo intregrale (e qui la petizione):

In Via Crispi a Como c’è un’area abbandonata e fatiscente, infestata da cespugli e alberi pericolosamente trascurati, con una recinzione piena di buchi. 

Il “Giardino di Via Crispi” è un’area abbandonata dal comune di Como: il terreno è scosceso, il cancelletto d’entrata arrugginito e malmesso, le radici degli alberi sporgenti e pericolose.

Nonostante questo, è un’area che nel corso degli anni è stata visitata dagli amici a quattro zampe di chi abita nella via e nel vicinato: un cartello vieterebbe l’ingresso agli animali, ma quello stesso cartello indica un’area attrezzata di giochi che non esiste (un povero elefante a molla è l’unico gioco rimasto), degli orari di apertura e chiusura mai rispettati da un addetto o da un custode.
Il cartello indica un giardino che non esiste e noi chiediamo venga rimesso a nuovo per rispondere alle esigenze dei cittadini del quartiere.

L’unica area cani in zona è il fazzoletto di terra in Via Dottesio, insufficiente per sopperire alle necessità dei numerosi cittadini che vivono insieme ai cani in Via Crispi e nel circondario.

Una delle poche zone verdi in città non può essere utilizzata a pieno da nessuno, poiché chi attualmente ne avrebbe il diritto si ritrova davanti a un giardino abbandonato, dismesso, con piante infestanti e alberi pericolosi e chi invece vorrebbe far correre e giocare i propri animali a quattro zampe non può farlo perché un vecchio cartello impone il divieto di entrata ai cani.

Con questa petizione vogliamo chiedere al Comune di effettuare dei semplici cambiamenti all’area in questione, per fare in modo che venga permesso l’accesso ai cani e che si avvii  una riqualificazione dell’ambiente per renderlo vivibile alle famiglie che abitano nel quartiere.

Siamo a conoscenza delle iniziative in atto in tempo di elezioni: ma non ci basta avere una promessa di un giardino. Non è sufficiente per tutti gli abitanti del quartiere (se non per chi vorrebbe un’area ben tenuta ma vissuta da una manciata di persone).

Basterebbero delle piccole modifiche per rendere felici tutti:

  1. Rendere l’ingresso accessibile anche agli animali, eventualmente con ingresso separato.
  2. Prendersi cura degli alberi presenti che risultano pericolosi e con le radici in piena vista (alberi alti una decina di metri, trascurati, in prossimità di abitazioni).
  3. Curare le piante verdi che risultano infestanti e nocive.
  4. Sistemare la recinzione e il cancello che si presentano arrugginiti e non sicuri per bambini e animali.

L’intero quartiere chiede a gran voce un intervento da parte del Comune anche per punire ogni eventuale condotta contraria al decoro e all’igiene pubblica, nonché la sicurezza dei cittadini. Si chiede però anche di considerare quanto sia importante per tutti i possessori di un amico a quattro zampe la possibilità di poterlo far socializzare, giocare e correre libero su un terreno che non sia l’asfalto della strada su cui troppo spesso siamo costretti a passeggiare con i nostri amici animali.

Come i giornali presentato il “Giardino di Via Crispi”: Quello che tra tutti merita una menzione d’onore. Quello che lo guardi e tutti gli altri parchi ti sembrano Mirabilandia. Lui, erba alta (un must), più lungo che largo, in perfetta pendenza verso la città, pieno di panchine che, come in un incubo, immagino occupate da schiere di nonne intente a osservare i loro nipotini rotolare verso valle o accapigliarsi per l’unico gioco: un triste elefantino che sembra messo lì giusto per dare un senso a quella che, in una città normale, sarebbe al massimo un’area cani.

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