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Piazza Cavour bocciata anche dai commercianti: “Brutta, trascurata, verde senza logica. Basta spazio vuoto, tornino gli eventi”

Un passaggio in piazza Cavour è obbligatorio per ogni turista che si rispetti. Qui ci si ferma per la prima foto ricordo o per il primo selfie. E proprio qui, ovviamente, si concentrano anche bar e ristoranti che puntano proprio sulla bellezza offerta dal luogo per attirare i clienti, trasformando l’area in una delle zone più attrattive dal punto di vista turistico.

Ma gli esercenti delle attività come giudicano piazza Cavour? Li abbiamo incontrati in seguito all’ampio dibattito nato da settimane su queste pagine a proposito del salotto buono cittadino (qui tutti gli approfondimenti). In generale, va detto, gli interventi registrati hanno tutti un filo comune che li porta a criticare, chi con toni più duri e chi meno, una mancanza generalizzata di cura nella manutenzione del luogo.

Ma è proprio dalle loro voci che emerge un’analisi dettagliata dell’area nella sua globalità, che ben conoscono perché è qui che lavorano e accolgono cittadini e turisti.

COmo vista aerea piazza CAvour

Si comincia con Lorenzo Castellani, alla guida del bar Touring, locale molto conosciuto delle piazza. “E’ un luogo veramente trascurato, è evidente e sotto gli occhi di tutti, basta fermarsi un attimo a osservare per rendersene conto senza eccessivi sforzi”, è l’esordio di Castellani.

“Osservo l’aiuola a ridosso dello spazio che ci è stato concesso per mettere i tavolini all’aperto, ed è veramente poco mantenuta e certamente non bella da vedere. Davanti a simili fatti mi pongo delle domande. Solo pochi giorni fa, ad esempio, sono stato a Desenzano dove tutto era perfetto e curato nel dettaglio. Questo ci aspetteremmo tutti noi anche qui a Como, in una delle piazze più belle del mondo”, spiega Lorenzo che conclude anche con un ultimo riferimento. “Inoltre, spero che una simile area, con una scenografia talmente bella, possa tornare il prima possibile a ospitare eventi e altro e non a rimanere un enorme spazio vuoto. Sarebbe fantastico”.

Meno critico, seppur con delle riserve, anche Alessandro Barossi, dello storico Caffè Monti.  “A livello complessivo devo dire che la piazza non è brutta. Offre ovviamente una splendida vista e le aiuole non mi sembrano poi così mal tenute – dice Alessandro – Forse è vero che, rivolgendo lo sguardo nel complesso si potrebbe intervenire per delle migliorie a partire dall’illuminazione che è carente e non in sintonia con gli spazi”.

Infine chi di piazza Cavour è forse il più profondo conoscitore, avendo l’attività proprio in riva al lago, è Gianni Grammatica, meglio noto come il Tasell. “E’ sicuramente brutta, non c’è altra definizione possibile. Basta guardarla per accorgersi del degrado, delle luci che gridano vendetta, del verde mal tenuto e realizzato completamente senza una logica – spiega Grammatica – E poi quelle fontane spente da tempo sono inguardabili. Insomma non è certamente un bel biglietto da visita, anzi. La piazza deve essere valorizzata, è uno dei punti più frequentati di tutta la città”.

L’ARTICOLO CHE HAI APPENA LETTO E’ USCITO SU COMOZERO SETTIMANALE: ECCO DOVE PUOI TROVARLO

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4 Commenti

  1. contrariamente ad alcuni commenti, ritengo invece che la piazza dovrebbe rimanere libera al centro – sembra che ci sia sempre questo terrore degli spazi vuoti, come se debbano essere per forza riempiti con qualcosa. lo spazio vuoto può essere per l’appunto utilizzato per manifestazioni, eventi, concerti. quello che certamente andrebbe rivisto è il disegno della piazza, il verde inteso come aiuole, l’illuminazione, la tipologia e la distribuzione delle panchine; inoltre andrebbero meglio considerati gli spazi oggi marginali che sono presenti tra le aiuole e il lato dell’Hotel Metropole Suisse, ridisegnando le aiuole mantenendo i coni ottici presenti verso il centro città, sarebbe già ottenibile un risultato migliore. Poi andrebbe considerato il lago ed il paesaggio che dovrebbe essere il fulcro della piazza ed invece è stato nel tempo continuamente sminuito e non considerato. idealmente la piazza dovrebbe arrivare sino al lago e quindi aprirsi con meno limitazioni e ostacoli possibili sino al lago, con un disegno unitario e materiali coerenti, pur nella consapevolezza della presenza della strada e del passaggio dei veicoli. Similmente la piazza dovrebbe arrivare sino ai portici dell’Hotel BArchetta, eliminando la cesura della viabilità preesistente,

  2. Buonasera,
    Sottoscrivo e condivido con le posizioni dei Commercianti e come già ho detto in più negli anni ho scritto spesso su Piazza Cavour. Deve essere una Piazza vissuta, e una una fontana al centro ci deve stare assolutamente, o recuperiamo la nostra storica che è nello Zoo del Bronx, o una soluzione va trovata. È come il deserto di Antonioni, una non Piazza così. Va pulita, coccolata. Condivido anche le prese di posizione di Robert Anthony Webber, general manager dell’hotel Barchetta Excelsior che si affaccia proprio su piazza Cavour, che vi ha raccontato cosa ne pensa e con L’ Architetto che Franchini l’ha definita una delle più insulse piazze fronte-lago d’Italia, fatta di cespugli, fontanelle improbabil e alberi piantati a caso, l’illuminazione. Siamo nella città di Alessandro Volta e in piazza Cavour ci sono dei lampioni orribili che producono una luce orribile. Sembra di essere in autostrada o in un’area di sosta o fuori da un autogrill. Non è accettabile per la bellezza del luogo in cui ci troviamo e per il fatto che sia la città di Volta.
    Anomalie anche sul fronte del verde, pare di capire.

    Certo. Non comprendo come si possa creare un’architettura verde così improvvisata. Ci sono tre siepi diverse tra loro. Ci sono piante di alloro, degli oleandri. Insomma una grande confusione. Una situazione spiacevole perché questo dovrebbe essere un fiore all’occhiello. Si parla sempre, va ricordato, del cosiddetto “salotto buono della città”.

    Intervenire però potrebbe magari comportare dei costi troppo elevati?

    Como è anche piazza Cavour, sulla riva del lago, con i suoi caffè e i suoi tavolini all’aperto, immensa distesa ai miei occhi di bambino, davanti alle tende che si gonfiavano come vele. Il selciato è stato costruito sopra il porto, di cui si avverte anche la presenza invisibile. Da una parte infatti si allarga la piazza, bellissima e ariosa, ma dall’altra i gradini scendono fino all’acqua e i battelli, pronti a salpare, contribuiscono a creare una vivificante atmosfera, di leggerezza e di euforia.
    Ogni tanto la piazza si allagava. Uso l’imperfetto non perché oggi il fenomeno non si ripeta, ma perché ha preso la denominazione di acqua alta, che è così diventata, nei mezzi di informazione, quasi tributaria di quella di Venezia, la regina dell’acqua alta, per di più con cicli periodici; mentre bisogna restituire al lago non solo l’origine del verbo ad-lagare, ma anche la sua straripante, imprevedibile esuberanza: come attesta la rana, scolpita nel Quattrocento sulla Cattedrale, a ricordo, secondo alcuni, di un innalzamento memorabile del lago, quasi una sollevazione. Stefano Molinari ha ragione dal punto di vista della Storia dell Architettura e urbanistica della bruttezza da Paesi dell Est prima caduta del muro di Berlino di tanti palazzi. Il marxismo imperante con la compiacenza della corrente di sinistra della DC ha compiuto le brutture, Prima Repubblica. Poi la seconda ci ha regalato milioni di euro spesi per le paratie che sono ancora ferme, e per Fortuna, come più volte abbiamo raccontato il Signor Innocente Proverbiò ci ha salvato dal Muro del Lungolago che ha fatto il giro del mondo.
    POTETE INVITARE I CANDIDATI SINDACI A UN DIBATTITO, ANCHE SU VISIONE LUNGOLATO, CON ARCHITETTI DEL POLITECNICO O NOTI, OVVIO CHE BISOGNA ESSERE ONESTI INDICANDO LORO POSIZIONI IDEOLOGICHE, MA CREDO CHE UN PROFESSIONISTA DI DIA LA SUA LINEA A PRESINDERR DA CHI VOTA, COINVOLGERE ORDINE DEGLI ARCHITETTI E INGEGNERI. POI IL PROFESSOR ADO FRANCHINI CHE HA LANCIATO IL DIBATTITO, IL PROFESSOR ATTILIO TERRAGNI PRESIDENTE DELLA OMONIMA FONDAZIONE, IL PROFESSOR MARIO BOTTA ILLUSTRE PROFESSORE DELLA VICINA SVIZZERA CHE AMA COMO, IL PROFESSOR BOERI … È UNA PROPOSTA.

    POI CHE PIAZZA CAVOUR TORNI LUOGO DI EVENTI ASSOLUTAMENTE SI. E ALLA FIERA DEL LIBRO E A PAROLARIO SE VOLESSERO TORNARE, NIENTE SPESE DI OCCUPAZIONE DI SUOLO PUBBLICO E CONTRIBUTI DEGNI ANCHE PER AFFITARE I TENDONI E CREARE OSPITALITÀ DELLE RELATRICI E DEI RELATORI.

    Ma la Piazza va rivista completamente, ha ragione il Professor Antonio Franchini, verde, illuminazione, panchine, pulizia, Fontana ⛲️ o Statua al centro. Si può andare in Svizzera ?? o Francia ?? per vedere.
    Un abbraccio forte
    Davide Fent
    @davidefent

  3. Questa è bella! Parla proprio Tasell! Le vostre biglietterie sono un obbrobrio, uno schiaffo alla bellezza! Per non parlare dei vs barconi che per anni e anni hanno ostruito la vista dal lago dalla piazza! Quando demolirete le biglietterie poste su suolo pubblico?

  4. Spazi non definiti; verde e illuminazione mal tenuti; ingressi verso il centro della piazza molto stretti, che inducono a passare solo ai lati (basta vedere nella foto sopra: se uno arriva dal lungo lago e attraversa le strisce pedonali, poi ha giusto un passaggio largo un metro a lato delle fontanelle per dirigersi verso il centro).

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