Nonostante l’anno di crisi causato dalla pandemia, a Como ci sono giovani imprenditori che non si lasciano scoraggiare e ripartono alla grande.
Così, lunedì 26 aprile aprirà in piazza Duomo il nuovo locale “fratello” del mitico ristorante Da Pietro.
“In questi ultimi mesi abbiamo rilevato l’attività a fianco al Da Pietro insieme all’attuale negozio di scarpe – ci spiega Pietro Porrini, 25 anni, proprietario – avremmo voluto creare un posto unico tutto collegato, ma per ora nel nuovo locale apriremo un temporary restaurant che proseguirà l’attività fino a ottobre. Dopo di che lo amplieremo negli spazi di quello che ora è un negozio di scarpe”.
Un’idea innovativa per Como, dove al momento sono pochissimi i ristoranti di questa tipologia – detti anche pop-up. Ma che segue le orme di metropoli moderne come Milano.
“Ormai questi locali sono sono sempre più diffusi nelle grandi città – così Pietro – è un’offerta che piace molto anche agli chef stellati. Noi proporremo pizza napoletana e gourmet, oltre a una piccola cucina ricercata a cui se ne affiancherà una più semplice con panini gourmet e insalatone. Insieme al ristorante ci sarà un bar completamente diverso dal Da Pietro, un american bar per tutti che vogliamo diventi un punto di ritrovo per i giovani”.
Riguardo il nome del nuovo locale, per il momento rimarrà sotto il brand Da Pietro ma da ottobre, con i nuovi spazi, cambierà. Pietro, però, per ora preferisce mantenere la riservatezza in merito.
Lo storico ristorante riaprirà inoltre con un look totalmente diverso e l’intero progetto si avvale anche di un direttore artistico, l’architetto Elisabetta Cavalleri.
“Il ristorante Da Pietro (quello già esistente, Ndr) rimarrà ancora chiuso per un mese – aggiunge il titolare – abbiamo rivoluzionato tutto il locale e avviato una collaborazione con l’azienda Baxter che è leader negli arredi di lusso. Avremo anche una cucina completamente nuova di ultimissima generazione, quattro volte più grande rispetto a quella che avevamo prima”.
L’offerta e il target, quindi, saranno differenti per i due locali. “Al Da Pietro abbiamo sempre lavorato moltissimo coi comaschi sia col bar sia col ristorante – spiega Pietro – col nuovo temporary restaurant diamo un servizio più rivolto ai giovani, per andare incontro a tutte le tipologie di clientela”.
Anche lo staff verrà ampliato con il nuovo bar-ristorante, arrivando a un totale di circa 30 persone tra cucina e sala. Un investimento coraggioso, tra i due locali e tutto il personale che vi lavorerà, soprattutto dopo la crisi causata dalla pandemia.
“Per noi è una sfida nuova ma anche un’occasione che non potevamo farci scappare – conclude – l’idea era proprio quella di avere due posti affiancati e una gamma di servizi molto più ampia. Io sono sempre ottimista, non mi fermo di fronte a quanto successo: saranno anni abbastanza faticosi ma sono fiducioso, d’altronde i nostri clienti ci hanno sempre dato un feedback positivo ogni volta che abbiamo riaperto anche con le restrizioni dovute al Covid. Ora abbiamo già il locale pieno per due weekend e qualche prenotazione anche per la settimana, i clienti non vedono l’ora di tornare da noi”.