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Attualità, Politica

Piscina di Muggiò, è ufficiale: la giunta Rapinese archivia definitivamente il progetto Nessi&Majocchi

E’ una lunga serie di ragioni quella che ha portato la giunta del sindaco Alessandro Rapinese a revocare la delibera del 29 aprile 2021 con cui i predecessori, guidati dal sindaco Mario Landriscina, avevano dato parere favorevole al progetto di parternariato pubblico privato per la nuova piscina di Muggiò, quello dell’associazione di impresa temporanea Nessi&Majocchi, A&T Europe, Iccrea Bancaimpresa per capirci.

Il documento (integrale in fondo) dicevamo enuclea diversi motivi a supporto di una decisione che, peraltro, il primo cittadino ha annunciato da subito. Si legge: “Non sussiste più l’interesse pubblico per l’Ente alla realizzazione della proposta del PPP (Parternariato Pubblico Privato) proposto dall’ATI (Associazione Temporanea di Impresa), data l’elevata onerosità della proposta, nonché stimati i tempi di aggiornamento della medesima proposta, ai sensi del DLGS n. 36/2023″.

Nello specifico:”Il “proponente”, durante l’anno 2021, in fase di proposizione della proposta “aggiornata” motivò che l’incremento del costo complessivo da finanziare in leasing (da €. 7.753.356,17, oltre IVA, ad €. 8.542.161,35) rispetto alla proposta originariamente depositata era in parte dovuto all’incremento improvviso e rilevante del costo di molte materie prime, per un costo complessivo dell’intervento, prevedendo l’aliquota iva pari al 10%, per €. 14.579.727,28″. E ancora: “Dall’anno 2021 si è verificato un ulteriore incremento del costo delle materie prime che, come noto, ha inciso fortemente anche sul prezzo dei materiali da costruzione che potrebbero incidere in modo significativo, tenuto anche conto del prezziario regionale del mese di luglio 2023 che riportava un aumento di circa un’ulteriore 12%, come anche rilevabile dagli indici ISTAT relativi agli aumenti dei costi dei fabbricati. Dall’anno 2021 si è altresì verificato un rilevante aumento del costo del denaro che porterà alla inevitabile modifica in aumento del piano economico finanziario di circa il 2%”.

Inoltre: “Allo stato attuale, pertanto, l’Analisi Economica Finanziaria a suo tempo espletata per valutare la fattibilità tecnica ed economica della proposta di locazione finanziaria, è da ritenersi ampiamente superata in quanto non più rispondente alla realtà. Per quanto sopra il costo complessivo da finanziare in leasing, secondo la proposta di cui sopra è da considerarsi passibile di ulteriore incremento pari complessivamente al 14%“.

Poi la questione tempi: “ll cronoprogramma contenuto nella proposta, che indica in 365 giorni il tempo utile per la realizzazione del lavoro, non tiene conto della necessità di procedere con l’aggiornamento del progetto, sia in termini economici, che dei tempi di verifica del progetto esecutivo e dei collaudi; presumibilmente le attività sopra elencate, costituiscono un procedimento complessivo per il quale saranno necessari oltre 900 giorni, come da relazione del Direttore del Settore “Opere Pubbliche”del 19/11/2022″.

Si parla anche dei progetti sull’area di Muggiò citando anche il Centro Federale del Ghiaccio (su cui però il ministro Giorgetti pochi giorni fa ha fatto calare un mezzo sipario): “Fra gli obiettivi di mandato di questa Amministrazione, c’è quello di dedicare l’intera area di Muggiò allo sport per connetterla con l’area Belvedere, facilmente raggiungibili dai mezzi pubblici; – è stata trasmessa a Regione Lombardia in data 27/07/2023 n. p.g. 91794, ai fini dell’ottenimento di finanziamento, proposta per la realizzazione di un nuovo complesso sportivo, comprendente il centro Federale del Ghiaccio, sull’area di Muggiò, urbanisticamente idonea, prevedendo la demolizione della vetusta struttura dell’impianto natatorio esistente e la realizzazione di una nuova struttura, con vasche estive esterne, sul sedime del vecchio palazzetto dello sport; – tale nuova ipotesi di sviluppo dell’area sportiva è suscettibile di produrre notevoli risparmi energetici in ordine all’introduzione di sistemi di cogenerazione, refrigerazione e recupero energetico di caldo e freddo; – l’implementazione dell’impianto natatorio con un complesso di vasche estive esterne, prevede la produzione sull’impianto di una redditività aggiuntiva stimabile nel 40% circa sul complesso dei proventi totali, come rilevabile dai dati del similare impianto di Casate”. Questi i passaggi principali, non gli unici, con cui la giunta argomenta una decisione che, ripetiamo, non è assolutamente una sorpresa.

IL DOCUMENTO COMPLETO

DELIBERA-REVOCA-PISCINA-NESSI-MAJOCCHI

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

4 Commenti

  1. E pensare che quella volta alla gran fondo del Prosecco il nostro major mi pareva anche simpatico….
    Probabilmente erano le litrate di bollicine che si era calato la srra prima… 😂 😂
    Valapaiasc

  2. chissà quanti drogati in più ci saranno in giro per Como visto che anche questa strada è stata abbandonata. Grande Sindaco stai mantenendo fede alle tue promesse, vai avanti così sei un vero fenomeno.

  3. ……quindi la grande vergogna della Città di Como ,di essere a tutt’oggi priva di un impianto sportivo efficiente e moderno,continuerà per gli anni a venire.

  4. In veritá é il contrario, é N&M che ha archiviato definitivamente di avere il Comune come cliente…..

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