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Svizzera, successo per la piscina chiusa ai frontalieri. “Gli abitanti ne hanno ripreso possesso”

Aveva fatto molto discutere, nell’estate ormai passata, la notizia della piscina aperta prioritariamente agli svizzeri e poi, qualora fosse avanzato posto, anche agli altri – a partire dai frontalieri che spesso la frequentano.

Da allora, possono entrare solo persone che vivono o lavorano in Svizzera. Tra le moltissime voci contrarie anche quella della Commissione federale contro il razzismo (CFR) che ha parlato di “divieto assoluto problematico e irritante”.

Bene, malgrado le contestazioni, la controversa misura di accesso ha premiato la stagione con un incremento di ingressi e abbonamenti stagionali. E cos’ l’Unione intercomunale distrettuale sta valutando ulteriori restrizioni per il 2025.

“Gli abitanti hanno ripreso possesso della loro piscina e ora vi troviamo pace e tranquillità,” ha dichiarato a Le Quotidien Jurassien Lionel Maitre, responsabile politico del settore ricreativo presso l’Unione intercomunale distrettuale. E i numeri parlano chiaro: gli abbonamenti stagionali sono raddoppiati, passando da circa 400 dell’anno precedente a ben 818. Anche gli ingressi giornalieri hanno registrato una crescita significativa, raggiungendo le 40.000 presenze rispetto alle 37.000 del 2023.

E così si stanno valutando ulteriori provvedimenti per la stagione 2025 della piscina nel Canton Giura. Tra le misure in discussione, ci sono: la priorità di accesso agli abbonamenti stagionali per i residenti svizzeri, l’obbligo per i visitatori di acquistare i biglietti giornalieri online fornendo i propri dati di contatto e la conferma dell’esclusione dei minori stranieri non accompagnati. Maitre ha commentato: “Con gli svizzeri non abbiamo problemi di inciviltà,” lasciando chiaramente intendere che le attuali restrizioni verranno mantenute anche per la prossima stagione.

 

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