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Pozzoli Food, via libera alla cassa integrazione, Cavalli (Cgil): “Un po’ di ossigeno per 50 famiglie comasche”

E’ stata decretata dal ministero del Lavoro la cassa integrazione straordinaria per cessazione aziendale per i 163 dipendenti lombardi ancora in forza a Pozzoli Food spa, con decorrenza dal 1 febbraio 2020 al 31 gennaio 2021.

Negli ultimi anni, l’azienda della  Brianza si è ingrandita, arrivando a diciotto punti vendita in regione, di cui cinque sono in provincia di Como, a Erba, Carugo, Mariano Comense, Cantù e Vertemate. Nel Comasco sono impiegati cinquanta lavoratori.

“In attesa di conoscere l’esito della domanda di concordato preventivo presentata dall’azienda il 30 dicembre 2019, con la speranza che uno o più compratori manifestino il loro interesse ad acquisire i18 punti vendita a marchio Pozzoli, attualmente tutti chiusi, i 163 lavoratori lombardi possono tirare un primo sospiro di sollievo”, dice Fabrizio Cavalli della Filcams Cgil .

Pozzoli Food chiede il concordato. Cavalli (Cgil): “50 comaschi a rischio, situazione grave” 

La cassa integrazione era stata firmata dalle organizzazioni sindacali il 10 marzo scorso con il ministero e da allora eravamo in attesa del decreto ministeriale che ne ufficializzasse l’approvazione e il conseguente pagamento ai lavoratori da parte dell’Inps.

A sinistra il segretario generale Cgil, Giacomo Licata, a sinistra Fabrizio Cavalli.

“Finalmente – conclude Cavalli – il decreto è arrivato e verrà tempestivamente trasmesso all’Inps consentendo alle famiglie di ricevere un’entrata economica che manca da tempo visto che l’ultimo stipendio per la maggior parte di loro è stato quello di gennaio. Confidiamo che il pagamento arrivi il prima possibile e come organizzazioni sindacali ci attiveremo presso le sedi Inps competenti al fine di garantire celermente la cassa integrazione ai lavoratori”.

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