Il momento della verità per il progetto del nuovo autosilo al Gallio è arrivato. C’è una data precisa: il 24 gennaio prossimo, quando l’opera (naturalmente per gli aspetti urbanistici, non per il progetto in sé) planerà in consiglio comunale a Como dopo le turbolenze a cavallo di Natale. Si ricorderà, infatti, che dai vertici del Collegio, alla fine dell’autunno, venne spedita una lettera a Palazzo Cernezzi che, di fatto, esprimeva forti dubbi sull’impatto dell’opera, frenando a sorpresa un iter che sembrava ormai avviato alla conclusione. Tanto è vero che, dopo essere già stato iscritto all’ordine del giorno del consiglio comunale per l’ultima seduta prima della pausa festiva, la trattazione dell’autosilo in consiglio comunale venne improvvisamente stoppata e rinviata a data da destinarsi.
Ora, invece, riparte tutto: su indicazione dell’assessore all’Urbanistica di Palazzo Cernezzi Marco Butti – e dopo un chiarimento con le parti in causa, ossia il Collegio Gallio e l’Opera Pia che è proprietaria dell’area – è arrivata la nuova iscrizione all’ordine del giorno dell’assemblea.
Come andrà a finire, al momento del voto? Sull’esito, in realtà non sembrano esserci dubbi anche se non tutte le spine politiche sono da considerarsi appianate. In particolare, settori di Forza Italia, all’interno della maggioranza, hanno manifestato in più occasioni qualche perplessità sul progetto e sull’impatto, sulla falsariga di quanto segnalato dal direttore generale del Collegio con la già citata lettera. Ad ogni modo, non sembra che l’approvazione alla modifica urbanistica necessaria per avviare l’intervento (nello specifico al Piano comunale dei servizi, per trasformare l’area che oggi è destinata a servizi scolastici in zona per parcheggi) possa subire un nuovo stop: l’approvazione dell’autosilo voluto dall’Opera Pia Collegio Gallio, eventualmente realizzato dal gigante del settore Parcheggi Italia e progettato dagli architetti Stefano Seneca e Marco Castiglioni, con una maggioranza potenzialmente anche trasversale, sembra sostanzialmente assicurata. Servirà, poi, questa volta sul progetto in sé, al di là dei tecnicismi urbanistici, un ultimo passaggio in giunta ma con l’ok della Soprintendenza già in tasca dovrebbe essere poco più di una formalità.
In numeri, si parla di 213 posti auto, 5 piani fuori terra su viale Innocenzo (di cui l’ultimo scoperto) che sorgeranno sul piazzale dell’attuale parcheggio a raso, con riqualificazione di tutto il tratto che dall’attuale posteggio blu conduce in via Barelli. La struttura sarà in acciaio e calcestruzzo, di fatto costruita “a secco”.
8 Commenti
Un progetto che verrà inchiodato dai resti romani che sicuramente saranno presenti nel sottosuolo. Magari troveranno altre monete d’oro zecchino. Speriamo.
Non credo scaveranno granchè.
Se, davvero, dovessero costruire un autosilo eliminando dei campi sportivi, sarebbe proprio la perfetta rappresentazione della città di Como, dove è praticamente impossibile praticare attività sportiva (così come usufruire di iniziative culturali, che non esistono) e dove, infatti, i risultati sportivi sono miseri.
Però di automobili ce ne sono ovunque…potremo trasformare la città in un grande parcheggio, dove arrivare in auto, posteggiarla, per poi non avere alcunchè da fare. Bello!
pare di capire che lo costruiranno sull’area dei campi sportivi esterni posti verso via Barelli… non conosco la situazione del Collegio ma immagino quindi che tali campetti esterni non vengano utilizzati dagli studenti…
Il prossimo sindaco “il Nulla” da che parte sta ? oppure ha idee confuse come al solito ?
Qualcosa non mi quadra. Un sacerdote del Collegio Gallio mi ha detto che “loro” non c’entrano assolutamente e che tutto il “business” è dell’Opera Pia… Ho chiesto chi sono i membri di quest’Opera e mi ha detto che non sono membri religiosi della Curia ma privati cittadini nella maggior parte liberi professionisti… “Pecunia non olet” Sarà vero?
Non so con che sacerdote lei abbia parlato ma sappia che nel consiglio dell’opera Pia c’e sia la Curia che il Padre rettore del Gallio …
Bene, si sfruttino questi posti addizionali per migliorare la zona limitrofa: ad esempio destinare qualche parcheggio di viale Varese ai residenti in ZTL così da togliere auto i dal centro e liberare spazi come piazza Peretta.