Ancora poche ore, si termina domani giovedì 28 aprile, e la 29esima edizione di Proposte chiuderà i battenti. Se da un lato è alta la soddisfazione per la storica rassegna tessile che quest’anno è tornata a navigare con il vento in poppa, non si placano ancora le polemiche legate al cosiddetto fuorisalone: ovvero sull’opportunità di eventi collaterali aperti in spazi privati due giorni prima dell’avvio della manifestazione ufficiale. Molti gli imprenditori scesi in campo contro una scelta bollata come una “impropria contro fiera”. Tanto che pochi giorni prima dell’apertura della fiera erano comparsi a Cernobbio degli striscioni di protesta (l’antefatto).
Preciso nell’analizzare quanto accaduto è Sandro Tessuto, patron della Clerici Tessuto. “Non si può certamente parlare di un fuori salone. Quello che si è visto è stato un qualcosa di disordinato, senza un senso vero. A mio parere invece si potrebbe organizzare un calendario di eventi collaterali coordinato da Proposte. Così potrebbe avere un senso e potrebbe anche portare linfa in paese”, spiega Tessuto. “Quest’anno la fiera sta facendo registrare buoni risultati, ma è altrettanto vero che se poi fuori dai cancelli nei giorni prima si accalcano decine di altre realtà allora diventa tutto sempre più complesso da gestire. L’esempio a cui ispirarsi è ovviamente il Salone del Mobile che ha fatto del proprio Fuori Salone un evento nell’evento, ma è però sempre tutto coordinato dal Salone del Mobile. Questo il modello a cui magari tendere, non qualcosa di incontrollato come quanto accaduto a Cernobbio. Anche perché la legge non parla chiaro in tal senso e anche l’amministrazione comunale non può intervenire oltre un certo limite. Dovrebbe essere invece Regione Lombardia a gestire la situazione in presenza di situazioni da interpretare come quella vissuta quest’anno ma anche molte altre volte in passato”, conclude Tessuto. “Magari dovremmo noi come Proposte affittare degli spazi esterni alla mostra ad altri soggetti, in contemporanea, per organizzare ulteriori eventi”.
E in parallelo a Proposte, sempre a Cernobbio, si sta svolgendo Comocrea Interni, la manifestazione dedicata al disegno tessile per arredamento, allestita nel centro espositivo nel Palazzetto dello Sport in via Privata Bernasconi. “Si tratta di un problema annoso – dice il presidente di Comocrea Interni Stuart Sartori – che si inserisce in una logica di mercato che ormai è cambiata. Mi spiego meglio: penso che sia arrivato il momento di sedersi tutti intorno a un tavolo e ripensare la formula. Ecco allora che bisognerebbe coordinarsi insieme, tra Fiere, Comune e altri soggetti interessati per allestire in contemporanea gli eventi principali che ovviamente graviteranno su Proposte che è il naturale traino con gli altri soggetti a seguire. Solo così si potrebbe instillare valore aggiunto senza generare tensioni”.