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Quasi 9 milioni e altri 5 anni. Sale, piani, statue, caffetteria: la maxirichiesta allo Stato per Villa Olmo

Certo, un po’ fa specie che a 7 anni dall’ottenimento dei 5 milioni di Fondazione Cariplo (ma più di 8 in totale, includendo i fondi degli enti locali) e dopo una serie di ritardi e proroghe, il Comune di Como necessiti ancora di milioni su milioni e un bel pacchetto di anni per avere sul serio Villa Olmo riqualificata, fruibile pienamente e proiettata nel futuro. Ma tant’è e così Palazzo Cernezzi ha deciso di rivolgersi a mamma Stato chiedendo quasi 9 milioni (8,83 per la precisione) nell’ambito della possibilità offerta dal Dpcm del 21 gennaio 2021 per l’assegnazione ai Comuni di contributi per investimenti in progetti di rigenerazione urbana.

Una somma enorme che secondo gli uffici comunali dovrebbe essere spalmata su vari interventi da qui al 2026.

Ma quali interventi? L’elencolo puntuale è corposo e lo alleghiamo dettagliamente qui sotto per punti:

Restauro conservativo riqualificazione e abbattimento barriere architettoniche Villa Olmo: l’intervento prevede di adeguare alle normative vigenti e riqualificare l’intero corpo di fabbrica, raddoppiando gli spazi da destinare a eventi di carattere sociale, culturale e turistico, rendendo agibili due piani della struttura da anni inutilizzati e che necessitano di interventi di messa in sicurezza, adeguamento e riqualificazione, oltre all’abbattimento delle barriere architettoniche

Riqualificazione spazi ristorante e caffetteria – recupero spazi al primo piano: l’intervento prevede di adeguare alle normative vigenti e riqualificare l’intero corpo di fabbrica, raddoppiando gli spazi da destinare a ristorazione per un sufficiente livello di servizi atti a soddisfare le esigenze del compendio. Sarà possibile recuperare un intero piano oggi fatiscente, rendendo agibili due piani della struttura da anni inutilizzati e che necessitano di interventi di messa in sicurezza, adeguamento e riqualificazione, oltre all’abbattimento delle barriere architettoniche;

Casino sud – ex alloggio di custodia da destinare ad accoglienza – book shop – servizi igienici per visitatori: l’intervento prevede di adeguare alle normative vigenti e riqualificare l’intero corpo di fabbrica, creando spazi di accoglienza e sorveglianza dell’accesso all’intero compendio. Sarà possibile recuperare l’intero fabbricato, abbandonato e inutilizzato da tempo, che presenta situazioni di degrado e inadeguatezza normativa, rendendo agibili due piani della struttura da anni inutilizzati e che necessitano di interventi di messa in sicurezza, adeguamento e riqualificazione, oltre all’abbattimento delle barriere architettoniche;

Statuaria, fontana monumentale e Tempietto neoclassico di Villa Olmo: il progetto prevede di intervenire in maniera organica per la conservazione e il recupero di elementi puntuali presenti nel compendio che rappresenteranno certamente un valore aggiunto in termini di valorizzazione del compendio medesimo ed inoltre consentiranno, con l’adeguamento impiantistico, un miglior utilizzo delle risorse del territorio, e aumenteranno i valori di sicurezza e di attrattività del compendio medesimo;

Parco storico: protezioni accessibilità: il progetto prevede di intervenire in maniera puntuale in alcuni parti dell’area all’aperto per migliorare l’accessibilità, la fruizione del parco, dell’orto botanico, della zona vasche dell’ex depuratore, aumentando in generale la sicurezza dell’intera area e aprendo a maggiori possibilità di fruizione anche per eventi di carattere sportivo, ludico-ricreativo, incrementando i valori di attrattività del compendio medesimo.

Fin qui dunque, il dettaglio. Ora non resta che attendere il resposto da Roma.

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