La decisione di cambiare la frequenza della raccolta dell’indifferenziato ha scatenato dubbi e polemiche, così come le difficoltà nel differenziare pannolini e pannoloni (ecco cosa è accaduto). Una situazione che ha portato, nei primi giorni di avvio delle novità previste dal bando di raccolta della spazzatura a vedere la città invasa da cumuli di rifiuti (i fatti e le segnalazioni).
Sul tema interviene anche Elisabetta Patelli, storica rappresentante dei Verdi di Como e oggi di Europaverde Como che propone innanzitutto una soluzione per lo smaltimento di pannolini e pannoloni. “Sui cambiamenti a Como del servizio di raccolta rifiuti, che andrebbero accompagnati e preparati non applicati come una ghigliottina, molte sono le migliorie che si potrebbero inserire , ma oggi il correttivo più’ urgente riguarda la riduzione di passaggi per il sacco indifferenziato, in particolare lo smaltimento di pannolini e pannoloni. Ad oggi essi vanno smaltiti come rifiuto indifferenziato o portati in discarica. Stante la nuova regola che prevede un solo passaggio settimanale la gestione di questo tipo di rifiuto diventa molto complicata”, scrive.
Da qui la proposta che prevede di “non creare nuovi punti di raccolta in città (le cosiddette calotte o campane) che generano comunque problemi all’utenza e alla fine si riducono in ricettacoli per spazzatura abusiva, all’interno e all’ esterno. Si invece a conferimenti aggiuntivi gratuiti alle famiglie che hanno queste necessità attraverso 52 o più esposizioni/anno di apposito sacco da raccogliere sempre attraverso servizio porta porta. La richiesta dovrà essere supportata dall’autocertificazione dello stato di famiglia, da cui risulti la presenza di bambini/e fino ai 36 mesi di età e da certificato medico comprovante la necessità di questi presidi sanitari nel caso di soggetti adulti o disabili presenti nel nucleo familiare. E’ un’ esperienza che già funziona nelle città più sensibili all’ambiente e che con poco sforzo e buona volontà si può realizzare anche a Como, nell’attesa di affrontare altre contraddizioni che riguardano la gestione dei rifiuti in città”, spiega Elisabetta Patelli.
“In prospettiva la riduzione del rifiuto indifferenziato e’ un obiettivo da perseguire assolutamente , se ciò ovviamente si accompagna ad un contestuale aumento della quota differenziata. Ci sono studi che dimostrano come di fronte alla riduzione della raccolta indifferenziata , l’utenza migliora il proprio modo di separare i materiali e quindi differenzia di più’ e meglio. Ricordiamo che l’indifferenziata è una quota di rifiuto che si brucia o si sotterra e quindi inquina suoli, acque, aria e aumenta le azioni che alterano il clima, quindi per il nostro bene e quello delle generazioni future si si dovrà sempre più riciclare e riusare e molto meno bruciare o seppellire”, conclude l’esponente di Europaverde Como.
4 Commenti
Allora Cominciamo a dire che prima di cambiare la raccolta dei partire con un nuovo anno VISTO CHE CARO SIG SINDACO LATASSA CHE HO PAGATO ERA X UN SERVIZIO DICHIARATO ..QUINDI VISTO CHE SI RIDUCE PRIMA FINISCE DI DARE IL SERVIZIO X CUO ABBIAMO PAGATO ..POI CHIEDE ..E RIPUTO CHIEDE HAI CITTADINI E POI FA XKE LEI NN È IL DIO IN TERRA …. POI PROGRAMMA IL TUTTO MANDANDO LETTERA O AFFIGGE CARTELLONISTICA BEN VISIBILE HA TUTTI I CITTADINI ..XKE .IO O LA SI CESIRANN SIAMO ..OBBLIGATI DA LEI NE A SEGUIRE LA TV .ESPANSIONE O SEGUIRE I SOCIAL X VEDERE I PROCLAMI ADOLESCENZIALI
O DOVER COMPERARE IL GIORNALE LOCALE X SAPERE LE SUE IDEE .CHE CAMBIANO A SUO PIACIMENTO … ..VISTO CHE POI LA 1 SETT IN MOLTE ZONE È STATO FATTO UN ..NON …RITIRO ANCHE DI ALTRA RUMENTA A PIACIMENTO ..TIPO LUNEDI .NO VETRO .E APRICA SUBITO A DIRE SARA UN CASO ..UNCASO LUNGO KM DI VIE .AL GIOVEDI UN CASO CON LA CARTA ..MA È L ASSESTAMENTO .DI COSA NN MI RENDO CAPACE .MA VA BE TANTO PAGHIAMO NOI .. OGGI CHISSÀ SE È ANDATA A TUTTI BENE IL RITIRO O C’È STATO .UN ASSESTAMENTO NN ASSESTATO
Non o parole mi congratulo con i cittadini x aver votato rapinese il risultato e questo e andrà sempre peggio provare x credere….
Per la miseria, lasciare tutto com’era non era meglio? Chi credete di prendere in giro dicendo di migliorare il servizio e lo spirito ecologico? I sudditi pagheranno le stesse tasse, avranno la città abbellita da pubblici raccoglitori di olezzanti escrementi e dovranno fare domanda in carta da bollo con tanto di certificato medico (geniale trovata burocratica) per fare cacare il bimbo o l’anziano.
La raccolta dei rifiuti è diventata un’ulteriore occasione per le pubbliche amministrazioni di imporre obblighi ai sudditi.