Ottocentomila euro per rivoluzionare i semafori e la circolazione lungo l’asse viabilistico che attraversa da nord-est a sud-ovest la convalle. E’ il progetto messo a punto dal settore Reti e Strade del Comune di Como – in forma ancora preliminare ma destinato allo sviluppo – e approvato dalla giunta di Palazzo Cernezzi.
L’obiettivo? Adeguare gli impiantisti semafori per aggiornare le tecnologie installate con altre più prestanti e affidabili dal punto di vista della sincronizzazione e coordinamento tra i vari impianti con l’ausilio di spire di rilevazione veicolare, radar e sistemi di registrazione/catalogazione e riconoscimento dei veicoli attraverso sistemi di comunicazione e interfaccia intelligenti.
Nello specifico, il sistema di gestione che il Comune intende realizzare, misura il traffico in tempo reale adeguando il ciclo dei semafori, mediante un algoritmo di ottimizzazione dei tempi di percorrenza e delle fermate dei veicoli che attraversano la zona di traffico controllata. Il sistema considera contemporaneamente tutto il traffico che sta attraversando la rete, adeguando di volta in volta la lunghezza dei cicli, durata dei singoli tempi di verde e anche sfasamenti per garantire ai veicoli un transito più fluido.
Un aggiornamento radicale della logica della cosiddetta “onda verde” realizzata ormai trent’anni fa e nel tempo inevitabilmente soggetta a guasti, modifiche e “invecchiamento” lungo le principali direttrici cittadine, con la possibilità aperta di valutare un ulteriore implementazione del sistema che attraverso il riconoscimento dei veicoli, potrà eventualmente gestire priorità come ad esempio mezzi pubblici e mezzi di soccorso.
Ma quali saranno le strade e i semafori interessati dallo sviluppo e poi dalla realizzazione del progetto? Quelli dell’asse viabilistico di attraversamento da nord-ovest a sud-est della convalle che si snoda attraverso le vie Piave, Ambrosoli, Giulio Cesare, Roosevelt, Innocenzo XI, Piazzale San Rocchetto, via Recchi e via Rosselli.
2 Commenti
“Bike-free” fa più figo (proporrei di mettere dei cartelli a tutti gli ingressi in città)
Altro che candidata a città della creatività, Como punta a diventare la città dell’automobile! Finalmente progetti organici che consentiranno il riempimento delle migliaglia di parcheggi in arrivo, minimizzando l’impatto sul traffico.
Da un punto di vista formale bisognerebbe cancellare anche quei pochi metri di pista ciclabile, in modo da potersi freggiare del titolo di città bicizero!