Via libera in Consiglio regionale all’emendamento al Collegato (la legge che contiene modifiche a norme vigenti di carattere economico e finanziario) finalizzato a valorizzare il ruolo delle emittenti radiofoniche e televisive locali, nonché delle testate giornalistiche online, nella promozione della conoscenza dell’attività legislativa e amministrativa e del funzionamento delle istituzioni regionali.
L’emendamento, approvato all’unanimità, è stato presentato dal Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Alessandro Fermi unitamente ai Vice Presidenti Francesca Brianza e Carlo Borghetti e al Consigliere Segretario Giovanni Malanchini, e raccoglie le indicazioni e i contributi forniti dal CORECOM Lombardia.
I presentatori dell’emendamento hanno rivolto un ringraziamento all’Assessore al Bilancio Davide Caparini per aver incrementato il fondo iniziale di 500mila euro, raddoppiandolo e portandolo a un milione di euro.
Il provvedimento, che modifica la legge n°8 del 25 gennaio 2018, istituisce pertanto un Fondo regionale per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione radiotelevisiva e dell’editoria online locale: per il triennio 2020-2022 viene stanziato un milione di euro l’anno. Sarà compito della Giunta regionale definire le forme e i tempi di presentazione delle domande nonché le modalità di erogazione del contributo, che sarà liquidato previa verifica da parte del CORECOM che nei palinsesti sia presente una programmazione relativa all’informazione sull’attività legislativa e amministrativa della Regione.
I contributi sono destinati nella misura del 75% alle emittenti alle emittenti radiofoniche e televisive, per il restante 25% alle testate giornalistiche locali online che tra i propri requisiti devono presentare la sede operativa in Lombardia, essere registrate da almeno due anni presso la cancelleria del Tribunale territoriale, avere un direttore iscritto all’albo professionisti o pubblicisti dell’Ordine dei Giornalisti e almeno un collaboratore giornalista iscritto a uno dei due albi, non essere “una mera trasposizione telematica di una testata cartacea”, avere una frequenza di aggiornamento almeno quotidiana e non configurarsi esclusivamente come aggregatore di notizie.
“L’informazione online e radiotelevisiva locale svolge da sempre un ruolo prezioso e riveste una funzione sociale fondamentale di presidio e di raccordo tra le istituzioni e i territori, sviluppando e cementando anche un forte senso di identità e appartenenza territoriale nei cittadini –spiega il Presidente Fermi-. In particolare nel periodo del lockdown, le televisioni e i siti di informazione online locali hanno svolto un ruolo insostituibile, informando in tempo reale sull’impatto della pandemia nel proprio territorio e dando comunicazione tempestiva dei provvedimenti di Sindaci e amministratori regionali. Con questo provvedimento vogliamo quindi riconoscere, valorizzare e incentivare ulteriormente questo importante ruolo svolto dall’editoria online e dall’emittenza radiotelevisiva al servizio dell’informazione locale e delle rispettive comunità”.
L’ascolto medio delle emittenti radiotelevisive locali nel periodo di lockdown è cresciuto del 37% (+3,8 milioni) arrivando a 14,4 milioni di persone sintonizzate nell’intera giornata. Specialmente le emittenti di carattere provinciale, che fondano la propria credibilità e riconoscibilità sulla rappresentazione di territori circoscritti, hanno fatto registrare un forte incremento degli ascolti, soprattutto nei territori più colpiti in primavera dalla crisi pandemica come Brescia e Bergamo.
Per le testate giornalistiche online, gli ultimi dati Audipress hanno registrato negli ultimi mesi un balzo del 31% nella lettura di copie digitali: addirittura il 77% per i periodici online, a fronte del 24% dei quotidiani.
“Auspichiamo ora –conclude il Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi– di poter predisporre misure legislative specifiche a sostegno anche dell’informazione locale cartacea, altro settore di straordinaria importanza il cui ruolo nelle comunità territoriali non è certo da meno di quello delle emittenti radiotelevisive e dell’editoria online. Confidiamo che il tavolo di lavoro attivato dal Corecom con i rappresentanti dei quotidiani e dei periodici locali lombardi possa offrirci presto contributi utili e spunti concreti anche in tale direzione”.