Alessandro Rapinese chiede un aiuto economico agli elettori. In campagna elettorale da sempre, Rapinese ha chiamato a raccolta quanti credono nella sua Como del futuro invitandoli a diventare parte ancora più attiva del progetto. “Le campagne elettorali costano ed i nocivi partiti hanno un sacco di soldi da spendere – questa la premessa di Rapinese – Se non hai difficoltà economiche e puoi permettertelo, senza che la tua scelta impatti, neppure minimamente, sulla tua qualità di vita, puoi contribuire a finanziare mediante donazioni di denaro, le attività elettorali del candidato sindaco Alessandro Rapinese. La legge impone che il candidato non possa toccare il denaro ricavato dalle donazioni e che per raccogliere e gestire il denaro si debba nominare un mandatario elettorale che è Federica Cappelletti (qui i riferimenti) .
Ma Alessandro Rapinese punta anche su altri due aspetti. Il primo riguarda i rappresentanti di lista. “Il 12 giugno vorrei che in ognuna delle74 sezioni elettorali di Como due persone (che si alterneranno durante la giornata e la seguente fase di scrutinio) presidiassero le operazioni elettorali. Quante persone serviranno quindi? 148 – spiega Rapinese – Se hai a cuore il nostro risultato elettorale e non hai problemi di salute, sarà infatti sfiancante, ti prego di fornire la tua disponibilità rispondendo al messaggio inviato, indicando nome, cognome, cellulare e sezione elettorale scelta”. In prossimità delle elezioni verrà poi organizzato un corso per spiegare come esercitare la funzione.
“Il 12 giugno sceglieremo il prossimo sindaco di Como e questi, per me, sono gli ultimi giorni da dedicare alla burocrazia elettorale per poi concentrami sulle ultime mosse per eliminare i malefici e ipocriti partiti dal governo della nostra Como. Ultime mosse che comprendono il farti conoscere i miei 32 consiglieri e il nostro programma. Programma che, nei prossimi 5 anni, realizzeremo in toto per restituire dignità e vivibilità (oggi compromesse) alla città (potenzialmente) più bella del mondo”, conclude l’appello Alessandro Rapinese.
5 Commenti
Sembra di sentire i grillini di un tempo, con l’aggravante di arrivare 10 anni più tardi.
“I partiti sono brutti, sporchi e nocivi”; “noi siamo l’unica alternativa sana”; “la politica costa, dateci soldi”.
Speravo in qualcosa di più originale.
“…i malefici e ipocriti partiti al governo della nostra Como”. I cattivoni? l’uomo nero? Anche il linguaggio è infantile non solo i comportamenti. Tuttavia, bisogna riconoscere che anche l’ex-ragazzino ribelle si sta trasformando in ragioniere e sta facendo i conti con il bilancio. Le campagne elettorali costano e giustamente deve chiedere i soldi a chi i soldi li ha e ha intenzione di donarglieli senza chiedere nulla in cambio. Una ragione in più per dire che l’aver ridotto ai minimi termini il finanziamento pubblico ai partiti è stata una fregatura soprattutto per chi non ha partiti alle spalle. E dire che era una norma nata per farla pagare ai partiti malefici e ipocriti….
Mi spiace, non ho spicci
Per chi ama leggere tra le righe, qui i messaggi subliminali sono 2:
– Sono talmente onesto e talmente pulito che io – io e solo io, non come quegli schifosi dei partiti – non ho nemmeno i soldi per sostenere la mia campagna elettorale. Di più, la garanzia della mia onestà sta proprio nel non avere i soldi per difendermi. Perché i soldi si sa, sono lo sterco del demonio, prova provata di compromesso, peccato e malaffare.
– Oltre a essere ricchi e potenti, di quegli schifosi dei partiti dobbiamo diffidare fin nel profondo. Fino a dover erigere un presidio democratico di trasparenza all’interno di ogni seggio. Perché senza quello, chissà le porcate che farebbero quegli schifosi dei partiti.
Siamo di fronte a un’altra pagina di propaganda costruita sulla differenza tra bene e male, onesto e corrotto, probo e peccaminoso, tra “io” e “loro”? Oh, yes!
Sta mettendo le mani avanti ipotizzando brogli elettorali? Si rivolga al Prefetto. gli mancano i soldi, esistono le banche, oppure non si fidano?