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Rebbio, via Giussani: l’effetto dei maxi marciapiedi. Corsia dimezzata, code raddoppiate. Le foto

Del caso di via Giussani e dei maxi marciapiedi anche ciclabili realizzati nell’ambito delle opere connesse all’intervento Trevitex-Esselunga a Camerlata ci eravamo già occupati nel maggio scorso. Diverse, infatti, le perplessità che giunsero in redazione da quando il nuovo assetto della strada ha preso forma (per segnalazioni, foto video: redazionecomozero@gmail.com oppure la pagina facebook). Facile da intuire il motivo: il notevolissimo allargamento delle aree per i pedoni e per le bici ha inevitabilmente ristretto la sede carrabile.

Anzi, soprattutto allo sbocco di via Giussani sulla Varesina, la corsia si è dimezzata.

Prima dei lavori – non ancora finiti – le corsie che arrivavano al semaforo erano due: una per svoltare a sinistra, in direzione Lazzago, e una per girare a destra, in direzione Camerlata. Ora ne è rimasta una soltanto. E le conseguenze “vere” si avvertono soprattutto adesso, a estate finita e ad attività riprese a pieno ritmo.

Come ci segnalano dalla zona, in effetti, le code dal semaforo in giù si sono allungate a dismisura rispetto a prima. Questa sera attorno alle 17.30 arrivavano quasi fino a via Grilloni.

E con le colonne di auto, inevitabilmente, crescono anche malumori, disagi, attese e smog sotto le finestre degli abitanti.

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13 Commenti

  1. Questi ingegneri stradali,quando la capiranno che le ciclabili sui marciapiedi sono pericolose,sia per il ciclista che per il pedone…e se ad uso promisquo(corsia separata),da CDS e sentenze di tribunale non sono nemmeno obbligate al loro uso ?

  2. Complimentoni ai vari assessoroni precedenti 👏👏👏hanno fatto dei veri capolavori 🤣🤣🤣hanno semplicemente scassato una viabilita’ a Como gia’ compromessa !!!
    Kazz..e c’e pure chi li ha osannati 🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣 post mandati

  3. L’idea nasce da lontano ed ha finalità buone ed utili al quartiere, che vi invito a leggere:
    https://cittapossibilecomo.org/via-giussani-la-meta-basta-e-dal-1997-che-lo-si-dice-lo-si-scrive-ed-ora-lo-si-riscrive/
    In merito alla cordia in corrispondenza del semaforo, è doveroso precisare che neanche prima c’erano due corsie, che a norma del codice della strada avrebbero dovuto essere 5,50m ma vi era una corsoa talmente sovradimensionato che due auto riuscivano ad affrancarsi (non per essere puntigliosi, ma son due cose diverse).

  4. Scusi Sig. LUIGI, ma guardi che quel capolavoro qui, è opera dell’ingegner Lorini, e non vorrei sbagliarmi deliberata addirittura dalla Giunta Lucini. La invito ad informarsi…..

    1. Più che altro sarebbe utile sapere da sig. Luigi quali sarebbero le “opere faraoniche, con appalti faraonici” di cui parla…

  5. Il semaforo è temporizzato in sincrono con quello di via Perego, andrebbe fatta una rotonda anche lì, ma due rotonde in quello spazio non ci stanno (e se ci stessero, sarebbero cmq un disastro).

  6. È ormai chiaro a tutti che questi interventi hanno il solo obiettivo di paralizzare il traffico per poter poi giustificare opere faraoniche, con appalti faraonici, assolutamente ingiustificate. Un esempio è la chiusura del passaggio a livello di GRANDATE che ha congestionato in modo pazzesco la piana o meglio il toboga di Lazzago. Non importa minimamente ai 4 gatti che si potranno ingozzare con i guadagni derivanti dalle nuove opere faraoniche se la paralisi del trasporto e del traffico costa 100 volte di più in termini di ritardi nelle consegne, inquinamento aumentato in modo folle etc… Pare al contrario che siano contenti di poter avere nuove scuse per nuovi lavori faraonici. Un altro esempio è il tratto di bosco di 50 metri, ripeto 50 metri e non 500 metri, che continua a franare ai primi temporali e che da ANNI non viene messo nelle condizioni di non franare mai più con un muro di cemento di soli 50 metri. Si poteva usare il 1.000.000 incassato per il MEGAMATRIMONIO a villa Olmo e fare il muro in agosto in al massimo 3 settimane e invece…..
    Ma i comaschi si meritano queste squisitezza visto come e cosa hanno votato in massa.

    1. La chiusura progressiva dei PL è richiesta dagli enti gestori delle linee ferroviaria, per migliorare la sicurezza della circolazione.

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