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Riaperture, Fermi (più verde-Salvini che azzurro-Berlusconi): “Decreto deludente e contraddittorio. Pass green per bar e ristoranti”

“Il decreto cosiddetto riaperture è oggettivamente deludente. Salvo solo il titolo”.ù

Così il comasco Alessandro Fermi, presidente del Consiglio regionale lombardo. Come noto il governo ha varato il nuovo decreto in chiave covid.

Coprifuoco fino al 1° giugno, zone gialle, scuole, bar, ristoranti: le norme dal 26 aprile a luglio

Provvedimento che Fermi boccia quasi tout court, ricordiamo che Forza Italia partito del governo Draghi è pure partito del presidente del Consiglio. Tant’è: “L’approccio dell’esecutivo nei confronti di un ritorno alla normalità è discriminatorio, contraddittorio e lontano dal buon senso”, accusa Fermi.

E aggiunge: ” Discriminatorio perché non considera le differenze climatiche italiane e quelle strutturali di tanti bar e ristoranti. Contraddittorio perché, se la certificazione verde è il giusto strumento per riacquistare alcune libertà, non si capisce perché venga utilizzato solo per gli spostamenti e non per l’accesso a tutti i pubblici esercizi. Privo di buon senso perché il mantenimento del coprifuoco alle 22 non trova fondamento su alcuna ragione epidemiologica. Dopo questo inciampo, serve assolutamente un rapido cambio di passo”.

Posizione molto salviniana, insomma. Da tempo, non è un mistero, si vocifera di un possibile ingresso di Fermi nella Lega in un processo di conquista del centro e dei moderati di destra.

“Il Giorno”: Alessandro Fermi (Forza Italia) verso la Lega, incontro con Salvini. Lui: “Nessun segreto”

Il Fermi-pensiero infine chiude con classica grafica social:

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3 Commenti

  1. Le opinioni del Presidente del Consiglio Fermi sono molto simili a quelle che si raccolgono per strada quando si parla con il vicino di casa, con il barista, con il giornalaio. Quei commenti di cui ci si dimentica appena dopo detti e prima ancora di ascoltarli. Ma proprio perché si dimenticano subito, è sorprendente che il nostro Presidente non abbia fatto parola sulla “caporetto” del sistema di prenotazione delle vaccinazioni della Regione Lombardia, quello di ARIA per intendersi, sulle incredibili brutte figure del suo collega di partito Gallera, sull’imbarazzante Fontana, sulla delibera delle RSA, sulle mascherine a forma di pannolino, sulle gaffes di Bertolaso, ecc.ecc. Come è possibile che il sosia di quello che chiacchiera alla fermata del bus non sia riuscito neppure a dire “perbacco!” per le incredibili cazzate che la Regione Lombardia ha inanellato durante la pandemia? Questo sarebbe interessante capire, sperando che ce lo spieghi almeno il sosia.

  2. Si, certo, perché non torniamo alle forme di discriminazione ante seconda guerra mondiale, già che ci siamo. Secondo lei, Fermi, chi non ha potuto fare, per i più svariati motivi, il vaccino, dovrebbe spararsi un tampone rapido per ogni cosa volesse fare nella vita? Ma stiamo dando proprio i numeri. Facciano come nelle scuole, piuttosto, febbre e tampone salivare e basta trovare ogni scusa per fare spendere soldi alla gente, perché ne abbiamo le palle piene.

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