Stop ai ticket e stop alle liste d’attesa nella sanità pubblica.
Ecco il significato della conferenza stampa tenutasi oggi davanti all’ex Ospedale Sant’Anna e condotta dai rappresentanti di Rifondazione Comunista, Fabrizio Baggi, responsabile comunicazione, e Giovanna Capelli coordinatrice gruppo di lavoro sanità del PRC/SE Lombardia, per lanciare la campagna del partito contro la progressiva privatizzazione della sanità pubblica.
“Due sono i punti principali della campagna: le lunghe liste d’attesa e i costi dei ticket – ha dichiarato Capelli – non c’è controllo su i servizi “intra moenia” ossia la possibilità di avere una visita prima del solito dopo aver pagato. Parallelamente stanno nascendo molti ambulatori non convenzionati in cui le visite costano molto meno di quanto non venga rimborsato dalla regione. Tutto questo taglia le gambe a chi i soldi non li ha”.
Durante la conferenza è stato infatti presentato il ciclo di incontri, il primo dei quali questa sera a Villa Guardia, in cui verranno analizzati lo stato del servizio sanitario regionale e nazionale, con particolare attenzione ai risvolti più problematici come ritardi, lunghe liste d’attesa e costi di cura.
“I tempi d’attesa per poter avere la possibilità di fissare un esame sono una vergogna – ha spiegato Baggi – è scandaloso. Ticket e spese mediche mettono poi sotto pressione l’articolo 32 della Costituzione italiana che sancisce il diritto alla salute”.