Le paure sono molte tra rischio inquinamento, problemi di viabilità e potenziali danni al turismo in un momento storico in cui le difficoltà sono enormi per tutti.
Del “Comitato Amici del Faree e della Valle” associazione impegnata a scongiurare l’utilizzo della ex-cava Citrini – Centro Valle Intelvi località Castiglione – per lo smaltimento del materiale di risulta prodotto dalla costruzione della Variante della Tremezzina, abbiamo parlato ampiamente.
Così il Comitato, che ha sempre sottolineato di non essere contrario alla Variante ma di occuparsi dei rischi per il territorio, non ha tardato a contattare la Lombardi Ingegneria Srl, azienda vincitrice della gara di appalto per il cantiere In questi mesi l’associazione ha sollecitato tutti gli Enti, dalla Provincia alla Regione sottolineando rischi e danni potenziali ricevendo però risposte contrastanti (vedi qui approfondimenti e documenti).
Marco Benzoni, presidente del Comitato, ha contattato personalmente l’azienda: “Abbiamo esposto le nostre perplessità riguardo l’impatto sull’ambiente e sulla viabilità dell’impiego della cava. In questi mesi – spiega – abbiamo continuato a ricercare documenti da utilizzare per la nostra causa”.
Riferimento al “Decreto Interregionale per le Opere Pubbliche” in cui si esplicita che nella realizzazione dell’opera debbono essere “rispettate e adottate puntualmente tutte le prescrizioni e raccomandazioni, nessuna esclusa o eccettuata, opposte dagli Enti e Amministrazioni aventi preso parte attiva al procedimento”. Riferendosi alla richiesta dell’ex-comune di Castiglione Intelvi (oggi Centro Valle Intelvi) dell’utilizzo di un alternativo cantiere meno impattante.
Qui la richiesta del Comune, nei documenti di Regione Lombardia:
“I contatti con l’amministrazione e il Sindaco Pozzi sono sempre costanti – conclude Benzoni – tra pochi giorni avremo un nuovo incontro”.