Realizzazione di una centrale a biomassa (cioè che utilizza energia rinnovabile: vedi Wikipedia) nel comune di Centro Valle Intelvi e di un’altra centrale a biomassa nel comune di Cernobbio; ammodernamento e adeguamento della struttura produttiva con investimenti in nuovi macchinari del Consorzio Forestale Lario Intelvese; riqualificazione delle aree storiche castanili a fini turistici, ricreativi e didattici. Sono questi gli interventi che saranno realizzati con un investimento regionale pari a 1milione, 149mila e 620 euro a cui si aggiungono 250mila euro di fondi PNRR per la realizzazione di un nuovo punto per la promozione e la valorizzazione delle tradizioni culturali e produttive legate ai prodotti tipici degli alpeggi e del territorio che troverà posto ne territorio comunale di Centro Valle Intelvi in Località Alpe Grande.
Lo prevede l’Accordo di Rilancio Economico Sociale e Territoriale promosso dal Comune di Centro Valle Intelvi nell’ambito del progetto denominato “PRO.MO 4.0 Produrre in Montagna 4.0”, approvato da Regione Lombardia e che vede interessati è coinvolto a vario titolo il Comune di Centro Valle Intelvi, il Comune di Argegno, il Comune di Cerano D’Intelvi, il Comune di Cernobbio, il Comune di Tremezzina e il Consorzio Forestale Lario Intelvese.
“Un altro importante e significativo contributo regionale a beneficio della crescita del territorio lariano -sottolinea il Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi- e che conferma la grande attenzione che in questi ultimi anni è stata data in particolare allo sviluppo delle aree montane e più disagiate, cercando di migliorare la ricettività, l’attrattivita’ e la qualità di vita di questi territori a beneficio di chi ci abita e di chi in queste aree continua a lavorare e mantenere siti produttivi nonostante le difficoltà ambientali e infrastrutturali”.
“Siamo soddisfatti che Regione Lombardia abbia riconosciuto la validità del nostro progetto e lo abbia finanziato – aggiunge il Sindaco di Centro Valle Intelvi Mario Pozzi -. Oggi i costi per mantenere puliti i boschi e rendere funzionali i pascoli sono sempre maggiori e senza il sostegno degli enti pubblici superiori è sempre più difficile farvi fronte e garantire alle attività produttive presenti in loco le condizioni necessarie per continuare a operare“.