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Rivoluzione a Dizzasco, il Comune diventa Palazzo del Cittadino: biblioteca, ambulatorio, pc e posta. Riva: “Persone al centro”

Piccola-gigante rivoluzione oggi a Dizzasco dove è stato inaugurato “Il Palazzo del Cittadino”. Una struttura polifunzionale che offre numerosi servizi ai residenti: ne parliamo qui sotto con l’articolo uscito di recente su ComoZero Settimanale che anticipava la novità. Al varo della nuovissima struttura oggi ha partecipato il sottosegretario al Ministero dell’Interno, Nicola Molteni (Lega). Ha detto Molteni: “Una giornata storica per la comunità di Dizzasco e per la sua amministrazione cittadina, simbolo e protagonista di una efficiente capacità di governo del territorio. L’intervento di restyling del ‘Palazzo del Cittadino’, realizzato con il finanziamento del Ministero dell’Interno, prevede un miglioramento e un potenziamento dei servizi a disposizione della comunità locale attraverso un nuovo ambulatorio medico, la nuova biblioteca e lo spazio polivalente all’interno del palazzo comunale. La collaborazione con gli enti locali e le comunità territoriali rappresenta una grande opportunità di sviluppo del Paese che vede il Ministero dell’Interno in prima linea in una logica di sinergia con le realtà locali. Messa in sicurezza degli edifici, progetti di rigenerazione urbana, riqualificazione di spazi pubblici ed efficientamento energetico rappresentano le principali missioni di intervento del Viminale attraverso lo stanziamento di importanti e ingenti risorse per le realtà territoriali”.

IL PALAZZO DEL CITTADINO, IL RACCONTO SU COMOZERO SETTIMANALE

“Il palazzo del cittadino”. Questo è ciò che diventerà il Municipio di Dizzasco in Valle Intelvi secondo il sindaco Aldo Riva, dopo i numerosi interventi di questi anni che permetteranno di avere nello stesso edificio l’ambulatorio, la posta e la biblioteca. Quest’ultima si trasformerà anche in uno spazio munito di computer in cui gli studenti potranno studiare e incontrarsi. “Nelle piccole realtà come la nostra è fondamentale avere tutti servizi essenziali – racconta il primo cittadino – e non è per nulla scontato. Il Comune deve andare incontro alle persone e diventare un luogo dove il cittadino può trovare tutto quello che gli serve. Non è giusto che i servizi siano sparsi per il paese e un residente debba varcare cento porte per accedervi. Ora potrà avere tutto ciò in un unico posto”.

Gli interventi sono stati possibili grazie a tre contributi ricevuti dal Ministero dell’Interno per un totale di 120mila euro. I lavori sono quasi ultimati e a brevissimo i residenti potranno accedervi: “L’ambulatorio è già finito e agibile, per ultimare la biblioteca manca pochissimo e invece la posta aprirà dal mese prossimo – spiega – il tutto verrà inaugurato il 25 febbraio”. La scelta di rinnovare l’edificio comunale deriva dalla volontà ben precisa del sindaco, classe 1994, ed eletto all’età di 25 anni nel 2019, di aumentare la qualità dei servizi ma anche di rendere più appetibile Dizzasco per un pubblico giovane: “Dobbiamo trovare qualcosa per loro e dargli la possibilità di avere un futuro qui – dice Riva – a volte nella nostra zona i servizi essenziali sono lontani l’uno dall’altro. Se fossimo stati un paese più grande avremmo provato senza dubbio a mettere anche una scuola. Se perdiamo questa generazione sarà la fine perché vorrà dire che in futuro non ci sarà più nessuno. Un’Amministrazione deve fargli capire che un giorno il paese passerà in mano a loro”.

E su questo tema il sindaco a breve porterà un’interessante iniziativa: “Fra poco attiveremo con Anci Lombardia Dote Comune, un programma che coinvolge i ragazzi dai 18 anni in su a fare un anno di tirocinio nei nostri uffici – dice – è un modo per farli entrare nel mondo del lavoro per un anno e fargli vivere la macchina amministrativa. Saranno regolarmente retribuiti e assicurati. Ci sarà la possibilità di fare attività interna, lavorando negli uffici, o esterna, ovvero la cura del territorio aiutando gli operai. Inizieremo a marzo con il primo avviso di selezione”.

Tanti progetti e programmi per il futuro, tutti basati su un’idea ben precisa: “La missione di un sindaco deve essere quella di far tornare il Comune al centro della comunità. Viviamo in un territorio in cui il rischio di dispersione è molto alto. Diventa quindi ancora più fondamentale per far capire l’importanza dell’Amministrazione locale”.

L’ARTICOLO CHE HAI APPENA LETTO E’ USCITO SU COMOZERO SETTIMANALE: ECCO DOVE PUOI TROVARLO

 

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