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Salita Cappuccini, il cantiere si mangia i parcheggi: allarme tra i residenti. “Ma ne salteranno solo cinque”

Lavori in corso in Salita Cappuccini e residenti preoccupati per la scomparsa di quelli che, a guardare le dimensioni del cantiere, sembrano essere decine di posti auto.

Oro per un quartiere che conta circa quattrocento famiglie, tra i condomini di Como Sole e Mon Reve.

“Da qualche tempo sulla Salita Cappuccini è comparso un cantiere di cui noi residenti non comprendiamo la necessità – spiega un nostro lettore che ci ha contattati mandandoci anche alcune fotografie a testimonianza di quanto racconta – si tratta di un notevole allargamento dell’attuale marciapiede che arriverà a quasi due metri, un progetto pensato sicuramente per la sicurezza dei pedoni che però, in una zona esclusivamente residenziale come questa, sono pochi tanto che, in trent’anni che abito qui, non mi risulta ci siano mai stati incidenti né richieste in questo senso da parte dei residenti”.

Il rovescio della medaglia, infatti, è che questo intervento, stringendo la carreggiata, porterà inevitabilmente all’eliminazione di alcuni posti auto: “Non si capisce quanto stalli elimineranno ma il cantiere interessa un tratto di strada su cui prima parcheggiavano circa trenta auto – dice – e siamo tutti molto preoccupati”.

 

“Mi sento di tranquillizzare chi abita in questa zona – sono le parole dell’assessore ai Lavori Pubblici Pierangelo Gervasoni che abbiamo contattato per saperne di più – è vero, stiamo allargando il marciapiede per portarlo a 1,50 m come richiesto dal Codice della Strada e, anche se il cantiere ora ha eliminato molti stalli, a fine lavori spariranno solo cinque posti auto in corrispondenza di un passaggio pedonale e dei passi carrai che si trovano sulla parte opposta della strada, a cui verrà garantito un miglior spazio di manovra”.

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6 Commenti

  1. In realtà i parcheggi sottratti sono circa 7 e NON in zona divieto. Abbiamo anche contattato sig Loris Taiana (settore mobilità Comune di Como) che con una supponenza fuori luogo ha fornito motivazioni assurde, prepotenti e squallide senza accettare il minimo contraddittorio; peccato non aver registrato la telefonata). Al solito i servizi al cittadino valgono meno delle assurde convinzioni dei tecnici (a volte improvvisati) e il risultato è sotto gli occhi di tutti (leggi lavori in Borgovico). Con pochissima lungimiranza in più si sarebbe potuto restringere il marciapiede (larghezza 280 cm) per pochi metri e permettere a auto e pedoni una convivenza ottimale (larghezza 90cm) salvando 7 posteggi che nella zona sono ricercatissimi. Di questo passo non ce la faremo mai! Povera Como e poveri Comaschi.

  2. A parte il caso specifico io credo che Como dovrebbe seriamente ripensare alla viabilità ed a un progetto parcheggi globale favorendo ogni iniziativa privata con defiscalizzazioni e investire in autosilos pubblici cosi da eliminare, gradatamente, ogni tipo di sosta lungo le strade favorendo la costruzione di marciapiedi più grandi e piste ciclabili, il tutto con un servizio di trasporto pubblico adeguato. Fatti non parole.

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