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Salvare e valorizzare la Lucia, barca simbolo del Lago di Como, e tutti i gioielli dei maestri d’ascia: la proposta

Reperire le risorse finanziarie necessarie alla realizzazione di un bando finalizzato al sostegno di interventi di conservazione, restauro e valorizzazione di beni mobili di valenza culturale, storica e artistica, con particolare riferimento alle imbarcazioni storiche in legno. Questo è l’obiettivo dell’ordine del giorno, con primo firmatario il consigliere regionale lecchese di Fratelli d’Italia, Giacomo Zamperini, approvato con l’assestamento di bilancio in Consiglio regionale.

“Le imbarcazioni tradizionali del Lario e il sapere tramandato dai nostri maestri d’ascia, rappresentano per noi laghée e per tutti i lombardi un patrimonio straordinariamente ricco e prezioso. Un riconoscimento che trova riscontro anche nella recente decisione di inserire l’iconico Museo della Barca Lariana nel circuito dei musei riconosciuti da Regione Lombardia. Non possiamo poi dimenticare il ringraziamento ai volontari e alle associazioni di settore, come ad esempio ABIL Lecco, Gruppo Manzoniano Lucie A.S.D. e Amici della Lucia di Dervio, che custodiscono e valorizzano queste meraviglie, dando loro nuova vita”,

“Il loro lavoro può raggiungere risultati ancora più importanti attraverso il sostegno di Regione Lombardia, che in questo modo vuole accompagnare iniziative virtuose di restauro che possono avere ricadute positive anche per l’attrattiva dei territori in vista di Milano-Cortina 2026 – prosegue il consigliere regionale – Per questo, con un Ordine del Giorno al bilancio di assestamento, ho chiesto e ottenuto la previsione nel futuro di bandi specifici volti a restaurare e valorizzare i beni mobili di valenza culturale, storica e artistica, con particolare riferimento alle barche storiche in legno, come le nostre splendide Lucie ed Inglesine”.

“Regione Lombardia – conclude Zamperini – si impegna a sostenere il significativo contributo che tali beni danno al territorio e alla comunità in termini culturali, sociali e di appartenenza. Un primo importante passo che ci permetterà di restituire dignità a questi gioielli d’acqua dolce, avvicinandoci al raggiungimento del sogno, ad esempio, di vedere usufruibili le imbarcazioni tipiche lariane sul Lago di Lecco, al pari delle Gondole a Venezia”.

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3 Commenti

  1. Ottima iniziativa, sarebbe bellissimo tornassero a navigare dolcemente sul nostro lago.
    Il Lago di Lecco è sicuramente un ambiente più consono rispetto a quello di Como, ormai con un sistema ondoso impazzito e costante per la moltitudine di taxi, barche a noleggio, navi private delle più varie stazze multipiano ad uso turistico mordi e fuggi che lo stanno devastando.
    L’Inglesina ha un baglio massimo assai ridotto e pesca poco, mentre la Lucia col fondo piatto hanno bisogno di acque poco mosse.
    In condizioni di onda naturale, in condizioni meteo non avverse, hanno sempre navigato.
    Il Lago di Lecco è senz’altro più sicuro e offre una moltitudine di approdi anche per le emergenze grazie alla presenza di molti porti e porticcioli, circoli nautici e di vela. Una sicurezza. Sul Lago di Como, purtroppo, “te la giochi a briscola”. Totalmente inidoneo alla navigazione di queste meravigliose barche e avaro di luoghi ove alla peggio andare a ripararsi.
    Non esiste confronto, a Lecco salendo verso Nord è indubbiamente il Lago adatto e merita che questa iniziativa vada a buon fine. Anche perchè c’è la presenza di gente che ha conoscenza di cosa vuol dire navigare in sicurezza. Per il resto c’è Como.

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