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San Francesco, i ‘quadri’, il danno. Gli skaters scrivono a Rapinese: “Puro vandalismo. Non siamo stati noi ma pronti a ripulire. Obiettivo lo skatepark”

Rimossi i tre misteriosi manifesti comparsi sotto il colonnato della ex Chiesa di San Francesco (gli approfondimenti sulla vicenda) resta comunque un grave danno e ora si cerca il responsabile. E visto che quella è da sempre la zona dove si ritrovano gli skater di Como, sono proprio gli amanti della tavola su ruote a farsi avanti con una lettera – che invieranno ora al sindaco di Como, Alessandro Rapinese – per sottolineare non solo la loro estraneità ai fatti ma anche per offrirsi di ripulire l’area e mostrarsi collaborativi con il Comune per mandare avanti quello che per loro è l’unico vero obiettivo, ovvero arrivare alla realizzazione di uno skatepark cittadino.

Ecco il testo della lettera preparata dal gruppo di skater, un centinaio in tutto, che solitamente frequentano i portici dell’ex chiesa di San Francesco in gruppetti di circa venti. La missiva, pronta per l’invio, esprime tanto genuine quanto ottime intenzioni ed è una mano tesa all’amministrazione:

Gentilie sindaco Rapinese e assessori allo Sport e Cultura,
noi giovani skater scriviamo questa lettera prima di tutto per chiedere scusa per quanto successo recentemente nella ex chiesa di San Francesco, ovvero per gli imbrattamenti
installati sul muro. “Opere d’arte” realizzate senza la nostra volontà. Ci rendiamo perfettamente conto che ciò rappresenta un atto vandalico capace di compromettere la nostra reputazione e, di conseguenza, la possibile realizzazione di uno skatepark. Noi ragazzi ci dissociamo dal gesto volgare in quanto da anni manteniamo pulizia e ordine per garantire il decoro nostro e della città (aggiungendo, per esempio, un cestino), e siamo anche disposti a ripulire la parete pitturata. Noi ragazzi siamo pienamente consapevoli del fatto che per raggiungere un accordo con voi (lo skatepark), è necessaria diplomazia e maturità, e siamo consapevoli anche che tale risultato non lo si possa raggiungere in questo modo ed è per questo che chiediamo ancora scusa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

2 Commenti

  1. Una lettera molto sincera e ben formulata. Un bel gesto. Un eccellente esempio del tipo di conversazione rispettosa di cui beneficerà Como. Forte leadership dei nostri giovani.

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