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Dopo anni, portico di San Francesco completamente libero. Negretti: “Dialogo, lavoro e pazienza danno risultati”

Per “cantare vittoria”, sia per gli stessi senzatetto sia per la città nel suo complesso, probabilmente è presto: troppi pochi giorni.

Ma da almeno 48 ore, c’è almeno la sensazione di un risultato potenzialmente storico: il portico di San Francesco, dopo anni e anni, è tornato completamente libero, non appare più come il luogo simbolo della disperazione e in qualche modo dell’impotenza. E davvero è difficile ricordare da quanti lustri non accadesse.

Interpellata, l’assessore Elena Negretti conferma il netto miglioramento della situazione.

“Giovedì scorso, siamo intervenuti anche con la polizia locale per facilitare il trasferimento delle ultime due persone che si recavano sotto il portico con regolarità – conferma Negretti – Poi abbiamo provveduto alla pulizia del posto, che in effetti da allora è rimasto sgombro”.

Anche all’assessore non sfugge la delicatezza del momento, con un doppio traguardo vicino – la sistemazione decorosa e assistita dei senzatetto e la “riconsegna” ai cittadini di quell’angolo della città sottratto alla disperazione al degrado – ma impossibile da decretare come già raggiunto una volta per tutte.

“Ne siamo consapevoli – conferma Negretti – ma è altrettanto vero che con la calma, il tempo, la pazienza e il lavoro in silenzio i risultati alla fine arrivano. E ovviamente spero per la città e per le stesse persone interessate che possano rivelarsi duraturi. Il dormitorio di via Borgovico ha dato una grossa mano, il recupero degli appartamenti per il progetto Strade verso casa anche, l’opera di sensibilizzazione che abbiamo svolto con gli stessi senza dimora dà i suoi frutti, il dialogo con le associazioni e con le altre istituzioni anche, come pure l’opera costante dei Servizi sociali. Poi potrà ancora capitare che qualcuno arrivi sotto quel portico, ma noi continueremo sulla linea seguita finora, convinti che sia quella giusta anche in prospettiva”.

Sullo sfondo, però, c’è il tema del dormitorio aperto nell’ex caserma dell’amministrazione provinciale in via Borgovico: quando chiuderà, cosa accadrà?

“Stiamo lavorando anche su quell’aspetto, dialoghiamo con le istituzioni e con la Caritas – osserva Negretti – E’ un aspetto che non ci sfugge”.

Intanto, c’è un’altra novità: a San Francesco arriveranno le telecamere: “Sì confermo, è un modo in più per garantire sorveglianza e sicurezza. Peraltro quella non sarà l’unica zona, un’altra è sicuramente prevista anche in piazza Volta”.

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5 Commenti

  1. autocelebrazione ma senza aiutino non ci sarebbe riuscita..poi la frase tanto cara al signore delle piscine chiuse Galli, ci stiamo lavorando (?)

  2. Incredibile: se proponi un’alternativa (dormitorio) è molto più facile convincere i senzatetto a spostarsi.

    Chi l’avrebbe mai detto?

    Ovviamente è accaduto grazie a interventi esterni. Fosse stato per il Comune saremmo stati ancora senza dormitorio e col portico occupato.

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