Celato tra le montagne del Ceresio c’è un luogo magico e soprattutto nascosto che non tutti conoscono. Stiamo parlando di Santa Margherita, frazione del Comune di Valsolda che, ad oggi, è visitabile solo via lago, dopo che l’unico sentiero che portava alle piccole vie del borgo è crollato molti anni fa.
A inizio dicembre, Maurizio Moro, celebre fotografo comasco nonché esperto camminatore, ha visitato il borgo partendo dalla Valle Intelvi per raccontarlo attraverso delle meravigliose cartoline.
Come è andata la tua avventura?
Ci tengo innanzitutto a sottolineare che è un trekking da non fare, non c’è un sentiero segnato ed è molto pericoloso. Io l’ho provato solamente perché sono un camminatore molto esperto ed ero conscio dei pericoli a cui andavo incontro. Si tratta di un percorso di 4.000 gradini di pietra, a fianco della funicolare dismessa di Lanzo, da fare con molta cautela e con una buona preparazione fisica in quanto si deve superare al ritorno un dislivello di circa 700 metri. Alcuni punti sono franati, i gradini sono a volte sconnessi e traballanti, coperti di foglie e scivolosi con diversi rami e alberi di traverso da scavalcare e inoltre sono molto ripidi.
Cosa hai trovato una volta arrivato a Santa Margherita?
È rimasta una chiesa, poi ci sono un paio di fontane e due case. Una volta c’era un sentiero di 5/6 km che da Osteno portava alla frazione. Oggi è crollato in diversi punti e quindi il borgo è raggiungibile solo dal lago. Santa Margherita si anima solo una volta all’anno a luglio con la festa organizzata dalla Pro Loco di Valsolda. Nel 17esimo secolo veniva utilizzato come lazzaretto. Poi dal 1910 al 1977 è stato raggiungibile attraverso la funicolare da Lanzo e il borgo veniva molto frequentato. Una volta era una meta turistica abbastanza frequentata dai turisti con le barche. Con il tempo è stata abbandonata, anche se so di una famiglia tedesca che passa un mese all’anno a Santa Margherita.
Cosa si prova tra quelle vie rimaste ferme nel tempo?
Si respira un’atmosfera particolare perché da un lato vedi lo stupendo panorama del lago di Lugano, ma dall’altra parte sei completamente solo. È un posto assolutamente surreale.
Invece sul ripristino della funicolare Lanzo – Santa Margherita cosa ne pensi? Non c’è il rischio di rovinare un posto così magico?
Non credo, anzi, al contrario, penso proprio che sarebbe un’ottima idea poiché farebbe tornare alla vita il paese. Il ripristino dell’impianto sarebbe veramente fondamentale per avere sul nostro territorio un’altra perla meravigliosa visitabile da tutti.
Un commento
grazie per l’attenzione. Santa Margherita è davvero un luogo magico che speriamo sarà presto di nuovo raggiungibile in modo ecologico tramite funicolare, battello e ciclopedonale.