Immagini che, così, non si vedevano da molto tempo a Como. Almeno per ‘dimensione’ del fenomeno. Parliamo nello specifico del portico dell’ex chiesa comunale di San Francesco, accanto al Tribunale, il cui pavimento è tornato a ospitare tante persone senza dimora. Un fenomeno che creò enormi discussioni qualche anno fa ma che poi, in particolare negli ultimi mesi dell’ex giunta Landriscina, era pressoché sparito fatti salvi alcuni isolati casi sporadici.
Le immagini che vedete risalgono alla notte tra ieri e oggi, domenica 27 ottobre, e sono invece inequivocabili (per lettere, segnalazioni, foto e video scrivere a redazionecomozero@gmail.com, al whatsapp 335.8366795 o alla nostra pagina facebook).
La zona è tornata a essere un rifugio notturno d’emergenza di numerose persone senza casa, costrette a creare lì giacigli improvvisato anche per ripararsi dalla pioggia incessante di queste serate di ottobre.
E mentre continua a rimanere una chimera l’apertura di un nuovo dormitorio permanente a Como, ipotesi contro cui l’attuale giunta ha espresso un no assoluto sin dal primo giorno a dispetto della mozione trasversale approvata nel mandato precedente, l’unica risposta in cantiere è, come noto, la posa di una cancellata “anti senzatetto” chiesta con insistenza dalla Lega e promessa dal sindaco nel giugno 2023.
Con il prossimo mese di novembre, infine, si attendono i dettagli sull’articolazione pratica dell’Emergenza Freddo, il sistema di accoglienza invernale che negli ultimi anni ha trovato sede nella palazzina di proprietà della Provincia che ospitò in passato la caserma dei Carabinieri.
14 Commenti
Ci sono persone:
– con disturbi psichiatrici,
– che non hanno mai lavorato (anziani o non anziani)
– che non vogliono lavorare (mi riferisco a persone in età da lavoro)
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Quelle con disturbi psichiatrici andrebbero messe in quelli che una volta venivano chiamati manicomi, e che putroppo sono stati chiusi (andavano semplicemente modernizzati e riformati)
Quelli che non hanno mai lavorato e sono anziani e non possono più lavorare potrebbero accettare le destinazioni che vengono loro costantemente proposte e che loro rifiutano, in caso di rifiuto che cosa vogliono?
Quelli che sono in età da lavoro e non vogliono lavorare non capisco perché dovrei manternerli anch’io via assistenza sociale con la mia quota-parte delle tasse.
In ogni caso ti si stringe il cuore vedere sta gente e anziani dormire x terra al freddo , con coperte di emergenza, e qnd piove pavimento bagnato. ma come si fa , ma come so può permettere una cosa così : ma se c’era vs papà li…mancanza totale di empatia. Mancanza di politica che però se magna il denaro pubblico nel modo più osceno e inutile.
Speriamo che tutto non si risolva in una costosa cancellata. E poi,avanti sotto al crocifisso, in una zona centrale e molto importante per la nostra citta’, lasciando da soli i padri somaschi a gestire il problema. Ossia il solito scaricabarile tipico di qualsiasi partito , anzi, di un non- partito.
Guarda proprio per colpa dei somaschi ho amici finiti in strada ,quindi informati prima di parlare !!!
Mi auguro che RN &Co. un giorno si trovino nella situazione di usufruirne.
I dormitori hanno delle regole che queste persone non vogliono. (Tipo dormire tutto il giorno…).
Ooohhh…..una delle regole del dormitorio è dormire tutto il giorno??
Non lo sapevo.
Quasi quasi ci do un pensiero…
Lei ha capito Roma per Toma. Può capitare.
Le spiego: il dormitorio è aperto ogni giorno dalle 20:00 alle 8:00 del giorno successivo.
Dalle 8:00 alle 20:00 è chiuso.
Così è più semplice da afferrare?
Zitti che se il Sindaco ci sente….alza le inferriate e addio ai dormitori improvvisati…….Quando non hai una visione e non sei un politico (tranne che un intermediario immobiliare) ecco cosa succede. Di fronte ai problemi veri e seri…si nasconde la testa sotto la……
Dai che adesso parte la solita sceneggiata delle precedenti giunte e amministratori che per 30 anni non hanno fatto una MAZZA e lui deve risolvere i problemi…avanti accomodatevi RAPIFAN
Adesso chiudono tutti i 5 stelle super lusso possiamo convertirli per l’inverno. Coi soldi che risparmiano grazie alla disoccupazione dei dipendenti ci paghiamo anche le spese
Una città che si vanta della sua bellezza e di essere fra le città più ricche in Italia non avere un dormitorio o un ricovero per chi non è fortunato la ritengo una vergogna
Guarda che a Como ci sono diversi dormitori pubblici.
Può indicare gentilmente quali sono?
Uno è nella sede storica della Piccola Casa Ozanam in Via Napoleone 34, con 56 posti, l’altro nella sede dei Padri Comboniani a Rebbio. Entrambi gestiti da Caritas diocesana. L’ Ozanam si è trasferito all’angolo tra Via Leoni e Via Cosenz, in due palazzine attigue: una dedicata agli anziani e una agli altri.