Il movimento ambientalista dei Fridays For Future torna in piazza a Como il prossimo 23 settembre con un nuovo sciopero per il clima. Il ritrovo in città è previsto alle ore 9.30 davanti al Comune di Como in via Vittorio Emanuele II.
“Partendo dall’Agenda Climatica di Fridays For future Italia, porteremo in piazza delle richieste urgenti all’amministrazione, che vertono principalmente su tre temi: trasporti, spazi verdi e rifiuti”, spiega il movimento con una nota.
Elencati poi tre punti ritenuti chiave:
– La mobilità richiede infatti di essere maggiormente governata a favore di investimenti nel trasporto pubblico per disincentivare l’uso dei mezzi privati. Una conversione del settore che si può ottenere: potenziando i servizi pubblici di trasporto, riorganizzando gli orari delle corse, e favorendo quindi l’intermodalità tra mezzi diversi (su gomma, su ferro e su acqua) e abbattendo il costo dei biglietti tramite forme di gratuità dei trasporti pubblici;
– La gestione del verde, che a Como può essere migliorata con la messa a dimora di nuovi alberi, la creazione di spazi verdi come punti focali per la socialità e la tutela delle aree verdi esistenti (extraurbane) con l’estensione degli attuali parchi sovraccomunali e/o regionali;
– La circolarità dell’economia dei rifiuti che non può essere messa in discussione e per tanto si può realizzare fermando la terza linea di incenerimento fanghi della Guzza (a cui il sindaco Rapinese ha già mostrato particolare sensibilità e ci auspichiamo continui nelle sedi opportune a mostrare il proprio dissenso verso la costruzione di questo impianto).
“Infine – conclude la nota -quest’estate abbiamo visto gli effetti dei cambiamenti climatici anche sul nostro territorio con la prolungata siccità che ha determinato una riduzione della resilienza degli ecosistemi. Un motivo in più per scendere in piazza e ribadire che il momento per agire è ora”.
3 Commenti
Ma a scuola quando?
Voglia di studiare saltami addosso che mi scanso.
Chiedo a questi ragazzi se non hanno mai pensato di invitare i loro coetanei a non prendere la patente e usare i mezzi pubblici. Sarebbe un impatto notevole per risanare il pianeta. Perché poi è facile discutere intorno ai massimi sistemi, ma fare qualcosa di pratico è più impegnativo.