Da TeleBari, tv molto seguita in Puglia, arriva una contro-ricostruzione sull’origine dei tafferugli scoppiati dopo la partita allo stadio Sinigaglia domenica scorsa (ne abbiamo parlato lungamente qui). Finora, anche sulla scorta dell’unico video sui fatti, era ben difficile fornire versioni diverse rispetto all’aggressione compiuta da un nutrito gruppo di tifosi del Bari (nell’immagine in alto) ad alcuni supporter lariani, peraltro in palese inferiorità numerica, presi a calci e calci e pugni oltre che colpiti con le aste delle bandiere.
Ma, come detto, l’emittente pugliese ha dato grande spazio alla testimonianza (anonima) di un tifoso del Bari che darebbe una versione differente almeno sull’inizio degli scontri.
“Il clima non era dei migliori già durante la partita – si legge – io ero nel settore ospiti ma amici più grandi con cui ero in contatto, seduti in un altro settore dello stadio, mi aggiornavano costantemente al telefono riferendo di continui e immotivati insulti”.
Poi il tifoso pugliese racconta che, uscito con quattro amici dal Sinigaglia circa 15 minuti dopo la fine della partita, e non facendo parte del tifo organizzato, mentre “una decina di poliziotti, non di più, hanno invitato gli ultras a raggiungere la stazione ferroviaria utilizzando i pullman”, si è recato verso la stazione San Giovanni. “Ma dopo qualche minuto di cammino siamo stati costretti a tornare indietro di corsa”, dice.
“Sulla strada abbiamo incontrato una cinquantina di comaschi – è sempre il racconto a TeleBari – Hanno iniziato a correre verso di noi brandendo mazze e cinture. A nostra volta abbiamo iniziato a correre indietro verso lo stadio, in cerca di polizia e amici. Uno di noi ha preso anche un pugno in faccia, con tanto di occhiali rotti. L’incubo è finito quando sia noi sia loro abbiamo visto le sirene della polizia”. Con ogni probabilità, questi fatti sono quelli relativi a via Recchi, prima della rissa scoppiata più avanti, davanti ai giardini della stazione, con il pestaggio dei comaschi.
Questo secondo frangente, nei presi dello scalo di Como San Giovanni, viene raccontato così dal tifoso barese: “Sulla strada abbiamo incrociato un gruppo di comaschi. Non erano tanti, ma anche loro hanno iniziato a provocare e sfottere, insultare e minacciare. Nonostante i poliziotti li avessero invitati a stare zitti e ad allontanarsi. Noi eravamo in 200 e qualcuno ha deciso di reagire”. Da sottolineare la chiusura del giornalista, sull’ultima frase relativa alla reazione: “Passando, inevitabilmente, dalla parte del torto”. Per testimonianze e repliche: redazionecomozero@gmail.com