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Scossone Cgil per Asf. Riccardi: “Turni massacranti, stipendi bassi, dimissioni. Il prefetto ci convochi, pronti all’agitazione”

Un nuovo scossone per Asf, l’azienda di trasporto pubblico di Como e provincia (i cui soci sono SPT al 51%, al cui interno vi sono Comune e Provincia di Como e Cpt, e Omnibus Partecipazioni al 49%).

A far deflagare il caso, una nota firmata da Giovanni Riccardi, segretario provinciale Filt Cgil Como, dal titolo eloquente: “Turni massacranti e stipendi bassi, gli autisti si dimettono e vanno a lavorare altrove. Il prefetto di convochi”.

“Continuiamo a leggere d’incontri tra l’Agenzia di bacino, Asf e il prefetto, ma le parti sociali vengono puntualmente tenute fuori da questi tavoli, compresi i sindacati dei trasporti che sono stati interpellati solo nella piena pandemia per l’applicazione dei protocolli Covid – si legge – A fine ottobre la protesta sindacale unitaria indetta dai sindacati sulle procedure di raffreddamento di Asf verteva su tre grossi temi: premio di risultato, programmazione dei turni di lavoro e fidelizzazione dei neoassunti. A oggi, si è raggiunto un accordo sul premio di risultato. Quest’accordo ha fatto sì che il personale riprendesse i soliti ritmi forsennati e gli straordinari programmati per far fronte alla mancanza di autisti”.

“Il sindacato vuole portare ancora una volta alla luce che il settore dei trasporti, compreso quello locale, soffre di una mancanza cronica di autisti, dovuta alle patenti troppo costose e al contratto nazionale di settore, bloccato da anni e non più appetibile per le nuove generazioni – prosegue Riccardi – Da anni sosteniamo che il riconoscimento economico d’ingresso contrattuale dei neoassunti è troppo basso: la richiesta di un inquadramento diverso è stata fatta anche ad Asf”.

“Con l’azienda ci siamo dati l’obiettivo di raggiungere, entro sei mesi, ulteriori accordi di secondo livello sul tema neoassunti: continuiamo a vedere che, nonostante i quattro bandi di concorso emanati da parte di Asf, sono molti gli autisti che si dimettono per andare a lavorare in aziende con turni meno stressanti e paga più alta – si chiude la nota della Filt Cgil – Crediamo che serva dare un’accelerazione per raggiungere accordi sui livelli d’ingresso dei neoassunti e di fidelizzazione degli stessi, trovando agevolazioni anche sugli affitti degli alloggi per chi arriva da altre regioni o province. Anche la parte sindacale continua a sostenere che, per i turni degli autisti, ci siano grosse problematiche da risolvere”.

Lunedì 15 novembre intanto è previsto un incontro sindacale con la direzione tecnica proprio sulla turnazione dei depositi. In assenza di un accordo, dice la nota Cgil, “prevediamo anche la possibilità di riaprire lo stato di agitazione”.

Infine, una proposta: “Per ultimo proponiamo al prefetto di invitare anche i sindacati di categoria Filt, Fit e Uilt sui temi del trasposto comasco, in special modo prima dell’inizio dei lavori sulla Tremezzina, per i quali prevediamo che si potrebbero verificare nuovi disagi per l’utenza e la cittadinanza se non si trovano accordi validi d’interscambio tra Asf e la navigazione Laghi Como”.

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