“Ancora una volta, la gestione dei lavori pubblici da parte dell’Amministrazione Rapinese lascia, a dir poco, a desiderare. Il ritardo nell’inizio dei lavori di ampliamento alla scuola primaria di via Mognano e la conseguente scelta forzata di far iniziare l’anno in via Deledda agli studenti della scuola secondaria di primo grado è un esempio di cattiva amministrazione e programmazione, che andrà, inevitabilmente, a ripercuotersi sugli studenti e sulle loro famiglie” così denunciano Eleonora Galli, consigliere comunale del Pd di Como, e Massimo Mancuso, segretario del circolo “Elide Greco” di Como Nord. Aggiungono: “La soluzione lascia estremamente perplessi. I motivi sono diversi, a partire dalle condizioni in cui i ragazzi saranno costretti a studiare in un edificio ormai fatiscente, come quello di via Deledda, in cui le aule sono in condizioni disastrose e un piano è addirittura inagibile. E’ evidente che una scuola del genere non consente di concentrarsi al meglio sullo studio e non favorisce l’apprendimento, ed è assai improbabile che la struttura possa subire consistenti miglioramenti da qui a settembre. La situazione di incertezza sulle tempistiche dei lavori, tra l’altro, sarà un’ulteriore ostacolo organizzativo. Quando avverrà l’eventuale trasferimento? Con quali modalità? I lavori continueranno anche dopo la sistemazione delle aule e lo spostamento degli alunni? E’ evidente che i disagi saranno molteplici, per i docenti, per gli studenti e per le loro famiglie”.
“E la cosa peggiore è che, a queste domande che ci siamo posti e che anche la scuola ha provato a formulare al Comune già da tempo, non sono ancora state date risposte chiare. Siamo ormai alla fine del mese di luglio, l’inizio delle lezioni dista poco più di un mese e l’incertezza regna sovrana” concludono.
Un commento
Ma Sagnino non è in Svizzera?