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Lombardia, non solo coprifuoco dalle 23 alle 5. A sorpresa: didattica a distanza per le superiori da lunedì 26. Il documento

AGGIORNAMENTO 17.27

Come anticipavamo stamani dopo l’ordinanza per il coprifuoco ecco arrivate da Regione Lombardia anche le limitazioni per i centri commerciali nei fine settimana ma soprattutto, a sorpresa, la didattica a distanza per le superiori dal 26 ottobre. Il documento è stato firmato dal governatore, Attilio Fontana, e da tutti i sindaci di capoluogo della regione.

I gestori e gli organizzatori delle attività economiche e sociali programmano le medesime al fine di garantire il rispetto da parte del pubblico, dei clienti ed utenti di quanto stabilito dall’Ordinanza del Ministro della Salute d’intesa con il Presidente della Regione del 21 ottobre 2020.

– Limitazioni alle aperture delle grandi strutture di vendita e dei centri commerciali nei fine settimana.

Nelle giornate di sabato e domenica è disposta la chiusura delle grandi strutture di vendita nonché degli esercizi commerciali al dettaglio presenti all’interno dei centri commerciali. La disposizione di cui al precedente periodo non si applica alla vendita di generi alimentari, nonché alle farmacie e parafarmacie e altre categorie merceologiche.

– Misure di prevenzione in ordine alle attività scolastiche

  1. Le scuole secondarie di secondo grado e le istituzioni formative professionali secondarie di secondo grado devono realizzare le proprie attività in modo da assicurare, dal 26 ottobre, il pieno svolgimento della didattica a distanza per le lezioni, qualora siano già nelle condizioni di effettuarla e fatti salvi eventuali bisogni educativi speciali. Agli altri istituti è raccomandato di realizzare le condizioni tecnico-organizzative nel più breve tempo possibile, per lo svolgimento della didattica a distanza.

– Le attività di laboratorio possono continuare ad essere svolte in presenza.

Si raccomanda che i dirigenti degli istituti scolastici organizzino e differenzino gli ingressi a scuola; a tal fine gli Uffici di ambito territoriale (UAT), in raccordo con gli Uffici scolastici regionali (USR), assicurano lo stretto coordinamento con le Agenzie del TPL ed i sindaci degli ambiti di riferimento.

 – Misure per prevenire l’affollamento all’interno degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e degli esercizi commerciali al dettaglio

  1. È fatto obbligo sia per gli esercizi commerciali al dettaglio che per gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande di esporre all’ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel locale medesimo, sulla base dei protocolli e delle linee guida vigenti.
  2. Tali esercizi devono adottare regole di accesso, in base alle caratteristiche dei locali, in modo da evitare assembramenti e assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti. In particolare, le medie e grandi strutture di vendita devono garantire quanto previsto al periodo precedente, dando priorità, ove possibile, a modalità (app, internet etc.) di prenotazione dell’accesso all’esercizio.

– Divieto di svolgimento delle fiere di comunità e delle sagre

E’ vietato lo svolgimento delle c.d. fiere di comunità e delle sagre di cui, rispettivamente, alle lettere f) e g), comma 2 dell’art. 16 della l.r. 6/2010 svolte su area pubblica, restando pertanto escluse da tale divieto tutte le manifestazioni fieristiche di cui all’art. 121 della medesima l.r. 6/2010 che si svolgono in appositi quartieri fieristici.

Misure anti-assembramento

  1. Le attività degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande sia su area pubblica che su area privata (fra cui, a titolo esemplificativo, bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, rosticcerie, pizzerie, chioschi, bar mobili) sono consentite dalle ore 5,00 sino alle ore 23.00, con consumo al tavolo, e con un massimo per tavolo di sei persone (in tale numero non sono computati conviventi e congiunti), e sino alle ore 18,00 in assenza di consumo al tavolo. Con la chiusura dei pubblici esercizi all’ora stabilita deve cessare ogni somministrazione agli avventori presenti ed effettuarsi lo sgombero del locale. Resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché, fino alle ore 23.00, la ristorazione con asporto o con modalità drive-through, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.
  1. Sono chiusi dalle 18.00 alle 5.00 i distributori automatici cosiddetti ‘h24’ che distribuiscono bevande e alimenti confezionati, con affaccio sulla pubblica via; tale misura non si applica ai distributori automatici di latte, suoi derivati e acqua.
  1. I divieti di cui ai precedenti punti non si applicano agli agli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande presenti sulla rete autostradale, sulle tangenziali e negli aeroporti.
  1. E’ vietata dalle 18.00 alle 5.00 la consumazione di alimenti e bevande su aree aperte al pubblico.
  1. E’ sempre vietato il consumo di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione nelle aree pubbliche compresi parchi, giardini e ville aperte al pubblico.
  1. I sindaci possono adottare ulteriori misure restrittive, anche in relazione al divieto assoluto di assembramento, e devono assicurare massima collaborazione ai fini del controllo sul rispetto delle presenti misure.

– Sport di contatto dilettantistici

  1. Sono sospese tutte le gare e le competizioni riconosciute di interesse regionale, provinciale o locale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva, in relazione agli sport di contatto individuati con provvedimento del Ministro dello Sport del 13 ottobre 2020 e svolti dalle associazioni e società dilettantistiche.
  2. Tutte le società ed associazioni dilettantistiche degli sport di contatto possono svolgere in forma individuale gli allenamenti e la preparazione atletica, a condizione che vi sia assoluta garanzia che, a cura delle stesse società ed associazioni, siano osservate le misure di prevenzione dal contagio, ivi compreso il rispetto continuativo delle distanze interpersonali di almeno due metri.

ECCO IL DOCUMENTO COMPLETO

ordinanza-fontana-scuole-coprifuoco-centri-commerciali

Covid – 263 nuovi positivi in provincia di Como e 4.125 in Lombardia. 36.400 i tamponi

13.01

Il governatore lombardo, Attilio Fontana, e il ministro della Salute, Roberto Speranza hanno firmato insieme l’ordinanza che sancisce, da domani, il coprifuoco in tutta la Lombardia dalle 23 alle 5 del mattino.

La decisione, come noto, alla luce dell’andamento epidemico con i contagi Covid in costante aumento.

Sono due gli articoli che sanciscono la decisione (sotto il documento completo).

ARTICOLO 1 – LIMITAZIONI AGLI SPOSTAMENTI IN ORARIO NOTTURNO

Si legge: “Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID – 19, su tutto il territorio della Regione Lombardia, dalle ore 23.00 alle ore 5.00 del giorno successivo sono consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o d’urgenza ovvero per motivi di salute; è in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza”.

E ancora: “La sussistenza delle situazioni che consentono la possibilità di spostamento incombe sull’interessato. Tale onere potrà essere assolto, producendo un’autodichiarazione

VALIDITA’

“Le disposizioni della presente ordinanza producono i loro effetti dalla data del 22 ottobre 2020 e sono efficaci fino all’adozione di un successivo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri e, comunque, fino al 13 novembre 2020”.

CHIUSURA CENTRI COMMERCIALI

Nelle prossime ore un’ordinanza regionale sancirà, come annunciato, anche la chiusura dei centri commerciali non alimentari nei fine settimana

IL TESTO DELL’ORDINANZA

OM INTESA con Regione Lombardia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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3 Commenti

  1. Almeno De Luca in Campania ci ha messo la faccia annunciando che chiudeva le scuole. Questo infila il provvedimento a sorpresa nel decreto. Mi spiace per i presidi insegnanti e tutto il personale scolastico che ha organizzato tutto al meglio. Ora cosa ne fanno di telecamere microfoni disinfettante mascherine? No vergogna! È davvero troppo!

  2. Quindi il 1.500.000.000,00 miliardo e mezzo per i banchi con le rotelle è stato buttato nel xxsso.
    TANTO paga sempre e solo pantalone.
    Con quella montagna di soldi si dovevano acquistare migliaia di bus IBRIDI O ELETTRICI.
    SIAMO PROPRIO NELLE MANI DI INCAPACI ALLUCINANTI

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