Anche la Uil prende posizione sulla vicenda dei senzatetto sotto il portico di San Francesco e sulla relativa gestione della questione. Il sindacato lo fa con una lunga nota firmata da Giuseppe Incorvaia, della segreteria Cst Uil del Lario, che pubblichiamo integralmente.
In questi giorni si è ulteriormente aggravata la situazione dei migranti dopo la prova di forza messa in atto dal Comune di Como che, giustificando l’operazione con un equo motivo di sanificazione del portico di San Francesco, sede da anni di persone senza fissa dimora, ha smantellato e sgomberato le postazioni mandando tutto il materiale alla discarica anche cartoni e coperte, utilizzate come ricovero per la notte.
È stato però un provvedimento di mera immagine perché il problema di collocazione di queste persone e individuazione di un dormitorio resta. Problema sui cui da mesi si discute ma che i veti incrociati, all’interno della giunta, non consentono di portare a soluzione. Si è chiaramente esasperata la situazione, lontana anni luce da una politica di solidarietà per i più deboli, di accoglienza e rispetto della dignità della persona.
Questo fronte dell’accoglienza mancata è solo il lato più evidente di politiche sociali prive di progetti condivisi che dovrebbero invece cercare soluzioni di vicinanza agli anziani e ai giovani. Si fa riferimento ai problemi abitativi con adeguamento e assegnazione di case comunali, alle strutture sportive, chiuse per contenziosi o per adeguamenti non svolti, alla cieca visione nell’affrontare l’aumento di nuove e più nascoste povertà, dei numerosi adulti in situazione di disagio sociale.
Come sindacati abbiamo chiesto, fin dall’insediamento della giunta Landriscina, un tavolo di confronto e discussione proprio sui temi sociali, proponendo un protocollo di relazioni per affrontare questi temi, ma la proposta si è subito arenata e non ha avuto il seguito che ritenevamo potesse essere utile per la comunità che da troppo tempo attende risposte e soluzioni.
Come UIL riteniamo pertanto che sia giunto il momento di anteporre la ragione alla forza, di non strumentalizzare un tema così importante per un effimero consenso elettorale, chi deve fare un passo indietro lo faccia, per ricercare, magari con l’aiuto delle associazioni di volontariato e di tutte le forze politiche e sociali disponibili, una soluzione rapida e condivisa al problema dei migranti.
Risolvendo con saggezza questo problema si darebbe una risposta anche a tutti i cittadini comaschi che desiderano riappropriarsi di un ambiente decoroso nel rispetto delle bellezze della propria città.
Allo stesso tempo si attuino quelle politiche sociali che, considerato il momento di grande difficoltà, in particolare per le fasce più deboli, restituiscano ai cittadini la fiducia nel prossimo e nelle istituzioni.
Componente di Segreteria CST UIL DEL Lario
Giuseppe Incorvaia