Il progetto pilota di cui si si discute in Ticino per ridurre la settima lavorativa a quattro giorni, mantenendo inalterato lo stipendio (il resoconto), prende un’altra declinazione. Questa volta, per sostenere l’idea, è stato organizzato uno sciopero.
Chiaro il concetto dei promotori che inseriscono anche motivazioni ambientali. “Per evitare la catastrofe climatica, la settimana lavorativa da quattro giorni potrebbe essere un inizio”. Così la pensa il Comitato Sciopero per il clima che domani 21 maggio ha organizzato una manifestazione a Bellinzona. Dalla capitale del Canton Ticino dunque un altro passo, questa volta sotto forma di manifestazione popolare, per chiedere un modello di vita migliore. Modello che si traduce quindi anche nel poter avere un orario lavorativo migliore e più tempo a disposizione.
Elementi che condizionano direttamente anche l’ambiente che ci circonda. “Il principio “lavorare meno” non dovrà mai essere considerato un lusso, uno sfizio personale o un privilegio, ma un programma minimo di civiltà e di progresso umano per evitare una catastrofe climatica incombente.». A ciò si aggiunge il tema pacifista della solidarietà internazionale e dell’indipendenza energetica. Appuntamento sabato 21 maggio alle 14.30 alla stazione di Bellinzona. “