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Siccità, l’appello del Prefetto di Como: “Prossime settimane a rischio, fare un uso parsimonioso dell’acqua”

Emergenza idrica, mentre il caldo si fa sempre più opprimente e il livello del lago tocca quota meno 39, 4 centimetri in costante discesa, questa mattina, su iniziativa del Prefetto di Como, Andrea Polichetti, si è riunito presso la Provincia di Como il tavolo di aggiornamento sullo stato di emergenza legato alla situazione idrica. Si tratta de secondo vertice dopo quello del 14 luglio che ha segnato l’avvio delle operazioni.

“Benché la situazione possa dirsi ancora sotto controllo, nelle prossime settimane prevediamo una richiesta d’acqua ancora maggiore, legata principalmente al turismo, a fronte però di precipitazioni che resteranno ancora insufficienti – ha spiegato il Prefetto – l’invito che mi sento quindi di rivolgere a tutti è quello di proseguire in un uso parsimonioso e prudente dell’acqua”.

Un appello ripreso anche dal gestore unico del servizio idrico integrato della provincia di Como: “Como Acqua da tempo sta intervenendo sull’infrastruttura per garantire il più possibile l’approvvigionamento – spiega il presidente, Enrico Pezzoli – ma sicuramente serve anche un atteggiamento responsabile nell’uso della risorsa sia da parte dei cittadini che delle imprese”.

Presenti all’incontro anche il Presidente della Provincia di Como, Fiorenzo Bongiasca, e il Presidente dell’Ufficio d’Ambito di Como, Umberto D’Alessandro: “I nostri uffici sono a disposizione per qualsiasi azione di supporto a Como Acqua nella difficile situazione climatica che stiamo vivendo e invitiamo anche i nostri Comuni a fare la loro parte, sensibilizzando i propri cittadini e vigilando sull’utilizzo dell’acqua”.

Al fine di tenere monitorata la situazione anche nei prossimi mesi, il tavolo si aggiornerà il prossimo ottobre.

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2 Commenti

  1. L’appello è tanto ragionevole quanto condivisibile.
    Il cittadino è giustamente chiamato a mantenere un comportamento responsabile, prima ancora che rispettoso delle leggi, a beneficio suo e della collettività.

    Faccio però solamente notare come lo stesso cittadino responsabile potrebbe porsi qualche domanda, se non addirittura percepire come vana la sua reponsabilità, osservando, per esempio, gli AUTOLAVAGGI d’auto in normale funzione.

    Il cittadino comprende che un cattivo esempio non può giustificarne uno altrettanto suo, ma si domanda sulla vera entità della crisi idrica (“Siamo in emergenza? E e sì, perché io dovrei fare una doccia in meno oggi mentre un gettone di autolavaggio consuma quanto mie tot docce, inoltre per una futile finalità?”), si domanda quanto la “responsabilità” si situi sopra le logiche economiche e quanto invece quest’ultime lo siano sopra tutto.

    Quegli degli autolavaggi è solo un banale (ma sotto gli occhi di tutti) esempio, se ne potrebbero portare molti altri.

    Buone riflessioni.

  2. Mi consigliano di essere parsimonioso nel consumo di acqua quando in Italia il 40% viene perso per perdite al sistema idrico di distribuzione!!!
    Como città turistica. A chi giova? Io cittadino residente vedo solo aumenti dei prezzi, aumento dell’inquinamento acustico e dovuto al traffico auto, aumento dei rifiuti e di conseguenza tassa, confusione, città sporca, più imbarcazioni e natanti quindi più inquinamento, più droga e drogati, insomma solo problemi in una città brutta da vedere, con uno stadio in centro città, piscine chiuse, strade piene di buchi, marciapiedi sporchi per la raccolta rifiuti. Dovrebbe essere il comune a versarmi una quota danni enon essere io a pagare il comune!

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