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Attualità, Politica

Sindaco 2022, Aleotti (M5S) apre al centrosinistra: “Disponibili ma nessuno ci contatta. Minghetti? Prima il programma poi i nomi”

Il Movimento 5 Stelle attende. Attende di essere chiamato per discutere, partendo dai temi, un possibile coinvolgimento nella coalizione di centro sinistra.

Alcuni giorni fa dal deputato Giovanni Currò al consigliere regionale Raffaele Erba, al capogruppo in Comune Fabio Aleotti era arrivata la disponibilità a confrontarsi. E proprio mentre lo scorso giovedì andava in scena la riunione del centro sinistra, dove sono emersi con forza i malumori di alcune componenti di Agenda 2030 che raggruppa Italia Viva, Azione e +Europa (ecco come era andata) sulla presenza dei cinquestelle in una eventuale coalizione, a poco distanza si riuniva anche il Movimento 5 Stelle.

“Un incontro voluto per discutere con i nostri e ribadire che noi ci siamo. Vogliamo sicuramente parlare, siamo aperti al dialogo. Mi sembra però che sia necessario farlo. Noi infatti da quando abbiamo dato disponibilità siamo in attesa – siega Fabio Aleotti – Nessuno ci ha ancora contattati”.

Ancora silenzio dunque all’inizio della settimana in cui si riunirà il Pd per quella che presumibilmente dovrebbe essere un incontro risolutore per la designazione di Barbara Minghetti quale candidato sindaco.

“Noi ci siamo detti disponibili ormai una settimana fa, (qui l’antefatto) adesso aspettiamo. Ma quello che deve essere chiaro è che noi vogliamo trovarci per discutere di contenuti non di nomi che vengono dopo. Mentre a me sembra che in questa fase si stia facendo il ragionamento opposto”, dice Aleotti che assolutamente non boccia il nome di Minghetti ma mette in secondo piano la persona.

“Se alcune delle nostre proposte e dei nostri temi forti verranno considerate importanti,  allora bene, altrimenti sarà impossibile trovare un’intesa”. E scendendo nel dettaglio vengono citati solo alcuni temi.

“No a opere inutili come il secondo lotto della tangenziale, no alla privatizzazione degli asili, no alla concessione a Fondazioni di servizi o beni gestibili dal pubblico. Insomma i temi sono diversi e importanti, ecco perché, se a loro interessa, sarebbe utile instaurare rapidamente un dialogo”.

Infine sui malumori emersi proprio contro di loro da parte in particolare dello schieramento di Calenda, Fabio Aleotti non vuole fare commenti si limita solo a dire che potrebbe trattarsi di una “ostilità” esistente più a livello nazionale e che quindi si andrebbe a riflettere anche sul locale. Possibile anche se, sempre i bene informati, ribadiscono come l’ultima riunione della coalizione del centrosinistra sia trascorsa in gran parte proprio discutendo del ruolo dei penstellati e ascoltando le ragioni dell’opposizione di alcune forze.

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5 Commenti

  1. Suggerimento per 5Stelle che piagnucolano perché nessuno li contatta: mettano in penombra (magari anche al buio totale) l’attuale controfigura di capogruppo comunale sostituendolo con qualcuno che dia segni di vita e poi forse qualcosa si muoverà. (Forse).

  2. Povero Aleotti. Fa quasi tenerezza. Ci sono tre temi per cui non sarà facile che siano contattati. Il primo tema è la Tangenziale. Nessun piano sulla viabilità di Como e dei paesi limitrofi può essere solo ipotizzato senza che si risolva il tema del secondo lotto della Tangenziale. Per avere una città “smart” è necessario trovare vie alternative per far confluire sulle linee autostradali il traffico di passaggio. Opporsi a prescindere senza portare nessuna alternativa praticabile, è il modo migliore per farsi pubblicità con gli ambientalisti della domenica ma è anche il modo migliore per essere politicamente isolati. Il secondo tema è l’ambiguità di un movimento che nel corso degli ultimi quattro anni ha strizzato l’occhio alla destra, alla sinistra, a Pluto e a Paperino. Un gruppo di rivoluzionari che si è seduto da burocrati nella stanza dei bottoni facendo male le stesse cose che contestavano all’odiata partitocrazia. Adesso chiedono di entrare in coalizione con quelli di Bibbiano e con gli odiati renziani? Mah. Il terzo tema è forse il principale. Il numero di voti che porteranno alle Amministrative a Como è inversamente proporzionale all’arroganza con cui vorrebbero condizionare obiettivi e programmi. Se si vuole governare bene, il Movimento 5Stelle è meglio lasciarlo fuori oppure è meglio, visto che all’opposizione in questi quattro anni e mezzo nessuno si è accorto che c’era, che stia fuori da solo.

  3. “Nessuno ci ha ancora contattato”. Possono aspettare per l’eternità, si tratta di una pagina chiusa che verrà ricordata in 2/3 righe nei libri di storia dei prossimi 100 anni, poi sparirà del tutto.
    Pensano di avere qualche valenza?

  4. “No a opere inutili come il secondo lotto della tangenziale”
    ok, già con questo il dialogo con il centrosinistra è finito

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