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Attualità, Politica

Sindaco 2022, il summit Minghetti-Bartolich c’è stato. E giovedì il vertice di tutto il centrosinistra: la decisione finale si avvicina

Mentre la data dell’assemblea cittadina Pd, che dovrà ratificare ufficialmente la scelta del partito per Barbara Minghetti candidata sindaco a Como, è ancora da definirsi un appuntamento decisivo è fissato per giovedì sera a Como.

Il segretario Dem, Federico Broggi, ha infatti chiamato al tavolo tutti i possibili alleati della coalizione di centrosinistra in vista delle elezioni di primavera. Primo punto all’ordine del giorno i due nomi sul piatto Minghetti appunto e Adria Bartolich.

Renziani, Azione e +Europa hanno già dato un sostanziale assenso alla ex direttrice del Teatro Sociale altri alleati, pur con velature diverse, non hanno ancora sciolto la riserva. Solo qualche giorno fa Elisabetta Patelli, Verdi, ha speso parole di elogio per Minghetti (senza ancora un ok finale) e bacchettato pesantemente gli alleati (Patelli apre a Minghetti. Poi i graffi: “Cosa pretende Civitas? Pd, la corrente Braga è ambigua. Più rispetto per una candidata”).

Poi c’è Civitas pende per Bartolich ma non ha ancora espresso una valutazione definitiva. “La coalizione esiste, ragiona sul futuro della città e si confronta periodicamente. E lo fa non solo in chiave candidato sindaco”, dice il presidente della civica, Bruno Magatti.

E sulle tensioni, o presunte incomprensioni, dell’ultimo periodo tra possibili alleati di coalizione è chiaro: “Non siamo noi ad aver creato problemi – dice  – mi sembra che si sia insinuata questa voce ma non è così. Abbiamo chiesto un confronto chiaro e diretto per poter compiere scelte ponderate. Noi siamo costruttivi e puntiamo a ragionare tutti insieme. Se ci sono attriti non provengono dal nostro fronte”.

Mancano i 5Stelle. Solo ieri hanno parlato di “Possibile coalizione col centrosinistra” ma al momento non hanno partecipato ad alcun vertice.

Difficile pensare che l’appuntamento di giovedì porti a una scelta finale. I punti su cui trovare accordi sono molti e non si incardinano solo sul nome ma su programmi e intese. Se c’è chi smussa, leviga, cuce e arrotonda, c’è pure che punta i piedi. Come in tutte le famiglie allargate. Obiettivo comunque è arrivare a una coalizione unita su un nome entro pochi giorni o comunque prima di Natale.

Intanto l’incontro tra Bartolich e Minghetti c’è stato. Confronto voluto e richiesto per conoscersi – le due infatti non si si sono mai incontrate di persona – e per chiarire lo stato dell’arte.

La comparsa in scena di Minghetti quale possibile nome forte nella coalizione di centrosinistra, ha, almeno parzialmente, eclissato quello della ex deputata che fino a quel momento pareva l’unica opzione possibile. I dettagli del summit rimangono ovviamente segreti a parte le formule di rito “grande cortesia”, “stima reciproca”, etc

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