L’Unione Frontalieri Italiani in Svizzera ha inoltrato ieri alla Regione Lombardia una richiesta formale di deroga straordinaria che consenta l’attivazione del lavoro agile (smart working) e, parallelamente, della Didattica a Distanza (DAD) nelle aree colpite dal grave dissesto idrogeologico e dalle eccezionali condizioni meteorologiche che stanno interessando il territorio lombardo.
La proposta nasce dalla necessità di coniugare sicurezza dei cittadini, tutela dei lavoratori e continuità delle attività produttive, in un contesto nel quale la viabilità risulta fortemente compromessa da frane, allagamenti e interruzioni stradali.
In particolare, la misura mira alla tutela dei lavoratori: riducendo l’esposizione ai rischi connessi agli spostamenti in condizioni di pericolo.
“Supporto alla gestione dell’emergenza: alleggerire la pressione sul traffico nelle zone più colpite, agevolando le operazioni di soccorso; Continuità economica: garantire alle imprese di mantenere l’operatività, limitando i disagi e le perdite produttive; Tutela delle famiglie e degli studenti: con l’attivazione della DAD nelle aree maggiormente colpite, per ridurre al minimo gli spostamenti e contribuire ulteriormente alla sicurezza della popolazione”, si legge nel comunicatp.
«La Regione Lombardia non può restare indifferente di fronte a un’emergenza che mette a repentaglio la sicurezza delle persone e la tenuta del sistema economico e sociale» – dichiara la Presidente Lisa Molteni – «Lo smart working e la DAD non devono essere considerati strumenti straordinari legati soltanto all’esperienza della pandemia, ma soluzioni concrete da applicare anche di fronte a eventi eccezionali come quelli che stiamo vivendo. Oggi più che mai serve coraggio istituzionale e una risposta tempestiva».
UFIS sottolinea come questa deroga rappresenti un atto di responsabilità e di attenzione nei confronti dei lavoratori frontalieri e non, che quotidianamente affrontano lunghi tragitti per raggiungere il luogo di lavoro. In momenti di criticità ambientale, offrire alternative sostenibili e sicure non è solo una misura emergenziale, ma un investimento nella resilienza del territorio.