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Il fango sulla Lariana, i telefoni muti, la notte nel furgone della Protezione Civile. Scintille Malacrida-Bongiasca

Un piccolo smottamento, come purtroppo se ne verificano diversi lungo le due arterie principali che costeggiano il lago. Questa volta il fatto è accaduto a Blevio, nella notte tra il 30 aprile e il primo maggio, e subito è scattato l’intervento dei soggetti preposti a garantire il ripristino della sicurezza. Ora però emerge che qualcosa – anzi forse più di qualcosa – non è andato per il verso giusto e ha costretto un sindaco, quello di Torno, e un vicesindaco, quello di Blevio, a occuparsi della situazione al posto “della Provincia di Como che avrebbe dovuto invece provvedere essendo la Lariana una strada di competenza provinciale”. Le parole sono del primo cittadino di Torno, Rino Malacrida che, decisamente arrabbiato, racconta cosa è successo.

“Dopo la segnalazione del fatto (appunto, un piccolo smottamento che ha portato al restringimento della carreggiata e alla istituzione del senso unico alternato vicino al bivio per Cazzanore, Ndr), sul posto sono andato io come presidente dell’Unione dei Comuni Lario e Monti e il vicesindaco di Blevio. Poco dopo sono arrivati pompieri, polizia stradale e carabinieri – ricorda Malacrida – verificata la situazione, l’assenza di feriti e di danni consistenti, lentamente i vari soggetti sono andati via. E a quel punto siamo rimasti noi e due uomini della Protezione civile. Ma non possiamo decidere noi se chiudere una provinciale, se creare un senso unico alternato. Ho quindi cercato di mettermi in contatto con la Provincia, ma dei numeri previsti per avere indicazioni – era notte – nessuno rispondeva. Inaccettabile. La reperibilità che fine ha fatto? Possibile che sempre solo noi sindaci si debba essere in prima linea, pur essendo spesso criticati, e sempre pronti a tutto?”.

Uno sfogo che non risparmia ulteriori critiche. “Insomma, a un certo punto della notte ci siamo ritrovati soli. Io stesso sono dovuto tornare nel mio comune e andare a recuperare dei cartelli stradali per segnalare cosa era accaduto e richiamare alla massima prudenza, così da garantire la sicurezza. Mi sembra che non debba essere tutto responsabilità degli amministratori locali. Il vicesindaco di Blevio per monitorare la situazione, visto che il luogo era potenzialmente rischioso, ha dormito le poche ore rimaste della notte, nel furgone della Protezione civile. Tutto inaccettabile. Telefoni che squillano a vuoto e noi sotto la pioggia in mezzo a una strada. Cosa facevo, chiamavo direttamente il presidente Bongiasca alle 3 di notte? Qualcosa non funziona e poi sistematicamente siamo noi sindaci a trovarci in prima linea”, conclude la denuncia Malacrida.

Parole dettagliate che vengono subito recepite dal presidente di Villa Saporiti Fiorenzo Bongiasca che risponde spiegando lo stato dell’arte. Un intervento che parte da prima dell’episodio di Blevio. Solo pochi giorni prima infatti, un analogo problema si era avuto a Nesso e in quella circostanza “in prima persona ero, a notte fonda, personalmente in collegamento con la Prefettura per gestire la situazione”, spiega Bongiasca che scende poi nel dettaglio.

“Innanzitutto come ente Provincia abbiamo, tramite un bando, affidato ad una ditta esterna – la Ambiente e Sicurezza – il compito di intervenire nei casi di incidenti, dove c’è da mettere magari della segnaletica sulla strada o dove si deve ripulire l’area. Mentre per i casi tipo quello verificatosi a Blevio, dove c’è stato un piccolo smottamento o altro siamo direttamente noi della Provincia ad occuparcene, tramite tecnici, protezione civile e polizia provinciale”.

Cosa dunque è accaduto? “Vorrei però anche dire che nel caso di Blevio, e anche negli altri casi, se qualcosa di simile avviene in un centro abitato spetterebbe alla polizia locale intervenire per regolare la situazione – spiega il presidente – inoltre è vero che la via dove è avvenuto il fatto si inserisce sulla provinciale ma era anche una via privata. Comunque, a parte l’episodio concreto va detto che da un po’ di tempo la polizia provinciale è tornata ad essere reperibile per i casi di emergenza. Fino a poco tempo fa, in base alla legge del Rio, non avevamo la possibilità di stanziare cifre aggiuntive per, ad esempio, la reperibilità notturna. Ora possiamo invece prevedere pagamenti extra e così stiamo facendo, riorganizzando il servizio nel dettaglio. In tal senso la polizia provinciale è già operativa e pronta a intervenire”, conclude Bongiasca.

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