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Linee nere, disagi e l’87% di voti negativi: il catastrofico sondaggio delle scuole su bus e treni a Como e provincia

Dall’incontro tra Asf Autolinee e i rappresentanti dei genitori nei Consigli di istituto di alcune scuole superiori emerge il report definitivo sulla situazione del trasporto pubblico a Como e provincia. E i numeri, che sintetizzano le risposta date dagli studenti tra il 27 gennaio e il 4 febbraio scorsi al questionario diffuso nell’autunno scorso, sono veramente sconfortanti. Vediamo dunque i dettagli che possiamo offrire in anteprima.

Le risposte ricevute sono state 2541, le scuole coinvolte 42 e le linee segnalate 69 (in questo comprensivo comprensive di bus, treni e battelli).

I comuni con più riscontri sono stati:
● Como (331)
● Cantù (139)
● Fino Mornasco (91)
● Lomazzo (68)
● Capiago Intimo (66)
● Cadorago (65)
● San Fermo della Battaglia (60)
● Cermenate (52)
● Villa Guardia (51)

Le scuole con più riscontri sono state le seguenti (poi via via tutte le altre):
● Paolo Giovio (590)
● Teresa Ciceri (391)
● Leonardo Da Vinci – Ripamonti (302)
● Alessandro Volta (260)
● Enrico Fermi (Cantù) (243)
● Magistri Cumacini (241)
● Fausto Melotti (129)
● CFP Monte Olimpino (112)
● Paolo Carcano (70)
● Caio Plinio (38)

Una delle domande cruciali del questionario era questa: “Su una scala da 0 a 10, dove 0 è il minimo e 10 è il massimo, quanto sei soddisfatta/o del trasporto pubblico utilizzato dal/la tuo/a figlio/a per andare e tornare da scuola?”. E qui i numeri lasciano poco spazio all’immaginazione: i voti da zero a 6 (considerati dunque negativi) sono stati addirittura l’87%, quelli sostanzialmente positivi (che raggruppano i voti 7 e 8) l’11%, mentre le promozioni convinte del servizio (9 e 10) appena il 2%. Il voto assegnato più spesso è stato il 5 con 482 voti, segue il 4 con 360, poi il 6 con 355, il 3 con 263, addirittura lo zero con 244. Il 10 è arrivato solo in 15 casi, il 9 appena 28.

Il 32% dei rispondenti ha segnalato che a causa della mancanza di un trasporto pubblico adeguato deve richiedere alla scuola un permesso annuale speciale. Oppure servono i seguenti provvedimenti:
● Entrata posticipata 16%
● Uscita anticipata 11%
● Entrambe 5%

L’87% dei rispondenti segnala di usare gli autobus mentre il 17% il treno. Le segnalazioni di auto/piedi/motorino (3.5% – 88 rispondenti) riguardano coloro che, avendo avuto disagi con i mezzi di trasporto pubblico, hanno dovuto ricorrere al passaggio in auto per recarsi a scuola.

Per quanto riguarda nello specifico i bus, in totale le linee ASF urbane hanno ricevuto 1162 segnalazioni. Le linee ASF Urbane con il maggior numero di segnalazioni sono la Linea 1 (40%), seguita dalla linea 6 (16%) e infine la linea 7 (15%). Seguono la 11 (con 110 segnalazioni), la 8 con 100, la 3 con 66 e via via le altre con numeri molto bassi.

Passando alle linee extraurbane, le linee ASF con più criticità sono:

C50 Como – Olmeda – Cantù (11%),

C62 Como – Mozzate (8%),

C70 Como – Appiano Gentile (8%),

C60 Como – Bregnano
(7%),

C45 Como – Inverigo – Cantù (6%),

C74 Como – Valmorea (6%), C10 Como – Colico (6%),

C52 Como – Cantù (5%) e il C40 Como – Erba – Lecco (5%).

PULLMAN FNMA
Le linee FNMA con il maggior numero di criticità sono la C77 (Como -Varese) con il 42% delle segnalazioni e la C84 (Cantù -Lomazzo) con il 23%.

Trenord
Passando ai treni, le linee Trenord che presentano maggiori criticità riguardano le tratte Milano Cadorna – Como Lago con l’85% delle segnalazioni e la tratta Como San Giovanni – Milano Porta Garibaldi con il 9%.

Airpullman
Le segnalazioni per Airpullman sono solo 45, con più criticità sulla linea Z150.

Infine ecco le schede relative a tipologia dei disservizi, disagi causati, frequenza dei disservizi, commenti e proposte per migliorare la situazione:

Infine, tornando all’incontro alla sede di Tavernola tra Asf Autolinee e i rappresentanti dei genitori nei Consigli di istituto di alcune scuole superiori di Como e provincia (Liceo Alessandro Volta, Liceo Paolo Giovio, Liceo Teresa Ciceri, Istituto Paolo Carcano, Liceo Enrico Fermi, Associazione Scuola Famiglia di Fino Mornasco) con la presenza per l’azienda del residente Guido Martinelli, dell’amministratore delegato Massimo Bertazzoli, dell responsabile sviluppo commerciale e relazioni esterne Mauro Gavazzeni e del direttore di esercizio Bruno Carraro, è emerso l’impegno di costituire un tavolo di coordinamento che comprenda il mondo della scuola (tramite l’Ufficio scolastico provinciale), l’agenzia Tpl e le aziende del territorio che svolgono la funzione di trasporto pubblico di persone. L’obiettivo del tavolo sarà un reciproco scambio di informazioni per una migliore organizzazione del servizio di trasporto pubblico, anche in vista del nuovo anno scolastico 2024/2025. “Crediamo nell’importanza di questo nuovo tavolo di confronto e coordinamento – ha commentato Guido Martinelli, presidente di Asf Autolinee – l’allineamento con gli orari decisi dagli istituti è necessario, soprattutto all’inizio dell’anno scolastico. Il tavolo, inoltre, può essere strategico per l’organizzazione del personale da impiegare e funzionale alla programmazione/pianificazione delle corse dedicate agli studenti degli istituti comaschi”.

 

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4 Commenti

  1. Ad occhio vedendo il sondaggio oltre il 50% dei disservizi sui bus sono causati da ritardi e soppressioni causate dal traffico invasivo, criticità che è al di fuori della sfera controllo e intervento da parte delle aziende di TPL

  2. E dire che l’Assessore della Regione Lombardia, Lucente di Fratelli d’Italia, aveva dichiarato per poi fare retromarcia che il trasporto pubblico in Lombardia è sufficiente. A parte il sondaggio sulla qualità del servizio è sufficiente vedere i tabelloni arrivi e partenze a Cadorna e Garibaldi. Se va bene ci sono uno o due convogli con più di 10minuti di ritardo, quando va male, invece, sono tutti con più di 10minuti di ritardo. È divertente che c’è chi crede ancora, dopo venticinque anni di centrodestra al Governo in Regione, nell’eccellenza lombarda.

    1. Ci sono poi treni che vengono quasi sistematicamente cancellati (tipo il 7.10 da Borghi a Cadorna) o “limitati”, con avvisi sull’app all’ultimo momento. E se uno ha una coincidenza a Milano rischia sempre grosso. L’ho già scritto, e lo ripeto: negli anni Ottanta ci si metteva un’ora per andare da Como a Milano con le Nord; oggi, a distanza di più di quarant’anni, ci si mette lo stesso tempo (sempre che si riesca a partire, beninteso). Ma, appunto, la Regione Lombardia è un’eccellenza!

  3. 4.000.000.000 di PNRR per la regione Lombardia utilizzati pochissimo per potenziare le ferrovie e le linee dei pendolari. Solita storia da decenni. Tra l’altro gli abbonamenti dei pendolari sono quelli che coprono la maggior parte dei costi fissi del servizio. Cornuti e mazziati come sempre. Per finire c’è da considerare che la Lombardia è per 80% una pianura e quindi fare infrastrutture è moooolto facile.

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