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Spazi chiusi, niente mostre, caro tariffe: una bara al Teatro Sociale per la cultura defunta

Trovata goliardica – benché dai toni certamente un po’ lugubri – di qualche anonimo polemista: una bara nera, adagiata su un drappo rosso e coperta da fiori (anch’essi moribondi).

E’ apparsa questa mattina davanti al Teatro Sociale di Como, ovviamente destando sorpresa e stupore in chiunque vi sia passato davanti.

Ignoti gli autori della trovata, che però sembra avere un significa piuttosto evidente visto il luogo prescelto: una sorta di funerale della cultura cittadina – forse della “città morta” in senso lato – benché proprio il Teatro Sociale sia il simbolo migliore e più attivo del panorama locale.

La provocazione, peraltro, giunge a coronamento di settimane in cui il tema dei problemi della cultura sono letteralmente esplosi: dalla clamorosa chiusura di tutti i principali luoghi espositivi comunali per carenze di certificazioni e sicurezza, fino al freschissimo rincaro di molte tariffe legato a sale, cortili, saloni per eventi culturali (e non soltanto).

Non ultimo, e anzi il richiamo all’iniziativa di questa mattina sembra forte, il funerale annunciato dai promotori di Marker, pochi giorni fa.

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La bara dunque come probabile metafora di un settore potenzialmente trainante per la città e invece ormai ridotto al lumicino. Anche tecnicamente, pare.

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2 Commenti

  1. Le strutture espositive pubbliche erano incomplete fin dal loro restauro, certificazioni e servizi igienici erano carenze che pensavano di completare in seguito. E cosi la pensarono tutte le amministrazioni a seguire. Adesso all’improvviso scoprono queste negligenze e correttamente chiudono tutto. Ma di mettere immediatamente mano al problema no vero? Non se ne parla. Ora una situazione di illegalità continuata ad opera delle istituzioni è un fatto non grave, gravissimo, ma invece di porvi subito rimedio, decidono di anche loro di nasconderlo, magari dicendo “non è colpa nostra”. Villa Olmo chiusa, viabilità un disastro, servizi igienici pubblici inesistenti, lungolago vergognoso, per l’area ticosa non ci sono più aggettivi, stato delle strade e marciapiedi da terzo mondo, ci sono poi zone della città che non hanno visto una ramazza da anni, Como città Turistica (???) bella immagine che esportiamo, si potrebbe continuare ma mi fermò qui. Ma di tutte le promesse che avete fatto in campagna elettorale, cosa avete realizzato..???

  2. il luogo scelto è sbagliato;

    domenica scorsa musicisti molto giovani hanno suonato Bruno Maderna in Sala bianca;

    l’ anno scorso Stockhausen ?

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