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Stadio: i dubbi della politica, l’accusa dei tifosi. “Decenni di nulla, volete una Ticosa sul lago?”

Dopo la bozza di accordo tra Como 1907 e Comune su una nuova convenzione per lo stadio allungata per ben 12 anni (finalizzata a dare un orizzonte alla società per la ristrutturazione radicale del Sinigaglia) ha fatto molto discutere la presa di posizione del gruppo di centrosinistra Svolta Civica che ha espresso fortissimi dubbi sulla scelta della giunta. Il nocciolo delle perplessità è l’aver sostanzialmente delegato ai privati il futuro di “una delle zone più strategiche e preziose della città”.

Svolta Civica contro l’accordo Comune-Como 1907: “Stadio per 12 anni a un privato in cambio del sintetico e promesse vaghe sul quartiere. Molti dubbi”

Valutazioni che hanno suscitato fortissimi malumori in gran parte della tifoseria del Como, tanto da aver ulteriormente rilanciato la manifestazione di protesta prevista per lunedì 13 sotto Palazzo Cernezzi a partire dalle 19.45.

Ma se finora erano apparse soltanto singole prese di posizione, in particolare sui social, oggi da una delle pagine della tifoserie, Como Supporters, è apparsa una riflessione ben più lunga e articolata che riproduciamo integralmente di seguito.

Zona pregiata?

Quando volete, e quando vi fa comodo.
Non siamo stupidi e non ci piace essere presi in giro. Anche perché, prima di essere tifosi del Calcio Como, siamo comaschi e amiamo davvero la nostra città.

Più che zona pregiata, ormai da decenni, è zona abbandonata.

E chi parla, spara sentenze, si indigna che una Società privata (volutamente con la lettera maiuscola) voglia “mettere le mani” sulla zona stadio, forse sarebbe meglio che prima si facesse un giro proprio in quella zona.

Ma se non ci fosse nemmeno la voglia di farsi un giretto, no problem, ci pensiamo noi:
– Cube chiuso ed ora trasformato in un luogo abbandonato;
– mini golf chiuso (abbiamo perso il conto degli anni);
– bagni pubblici chiusi o aperti solo in pochissime occasioni;
– muri scrostati e pericolanti davanti al monumento ai caduti;
– muretti crollati davanti all hangar;
– palestre (ben due) chiuse all interno dello stadio;
– asfalto davanti hangar stile gruviera;
– alberi da potare da almeno dieci anni verso monumento ai caduti;
– scarsa illuminazione;
– reti di plastica divelte sul passaggio del Cosia

E tutto questo senza entrare propriamente nel merito della “questione stadio”.

Giardini a lago, degrado infinito. Riqualificazione eterna odissea. “Comune dove sei?”

La domanda dunque sorge spontanea: ma dove abitate??

L’area dello Stadio Sinigaglia è un bene comune che potrebbe essere un vanto per tutta la città. Ma da decenni NESSUNA giunta ha mai investito per far sì che possa essere all’altezza del nome di Como.

Ora il Calcio Como è in mano ad una società seria che in poco più di un anno ha dimostrato di essere davvero intenzionata a fare (oltre ai propri interessi) qualcosa di VERO e COSTRUTTIVO per tutta la città, a partire dalle opere sociali che fin da subito ha messo in atto.

Lo stadio Sinigaglia (vincolato dalla Soprintendenza) potrà essere “messo a posto” solo da una società privata, che ovviamente dovrà far combaciare il proprio interesse con quello della città. E per questo la volontà è quella di intervenire non solo sullo stadio in sé, ma su tutta l’area, al fine di ridare splendore ad una zona davvero importante per Como.

Una zona che è stata martoriata da tutti coloro che in questi ultimi DECENNI si sono intervallati.

Mettere i bastoni tra le ruote a chi vuole fare DAVVERO qualcosa di concreto, è davvero assurdo e disarmante, e rischia di dare il colpo di grazia non solo alla zona stadio, ma alla città intera.

Forse molta gente non ha capito quello che, se la società Calcio Como fosse costretta a scappare, accadrebbe allo stadio Sinigaglia: DIVERREBBE PEGGIO DELLA TICOSA.

 

E voi, la vorreste una Ticosa a due passi dal lago, lungo la passeggiata che congiunge Villa Olmo al Centro?

Davvero non capite i vantaggi che potrà portare, all’intera zona, uno stadio moderno, multifunzionale (magari con un info point come Dio comanda), fruibile 7 giorni su 7 da cittadini e turisti?

Dobbiamo continuare a stare qua a parlare, discutere e non fare nulla?

Una precisazione finale: la questione stadio, a cui ovviamente noi tifosi siamo particolarmente legati, vuole essere un simbolo di tutto quello che non funziona in questa città. Piscine, palestre, scuole, strade… Tutto cade a pezzi.

Per questo e per l’amore che proviamo per questa città: Lunedì, ore 19.45, davanti al Comune di Como.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Un commento

  1. Ben venga una proprietà seria e disposta a investire.

    Questo però non significa che il Comune deve venir meno alle sue funzioni: prima di impegnarsi per un periodo così lungo, il Comune deve aver ben chiaro cosa vuole farci di tutta quell’area.

    Al momento l’unica cosa trapelato è un manto sintetico invece dell’erba naturale: un po’ carente per definirlo progetto.

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