Il clima è stato collaborativo e disteso, ma la questione non è secondaria. Il recentissimo incontro in Comune tra l’assessore alle Opere pubbliche, Pierangelo Gervasoni, e il direttore generale del Como 1907, Carlalberto Ludi, ha infatti avuto come oggetto un tema che si potrebbe definire eterno: i lavori per l’agibilità dello stadio in vista della prossima stagione, molto probabilmente ancora in Serie B. Non interventi da poco, visto che si parla di una spesa complessiva compresa tra i 350mila e i 400mila euro affinché il Sinigaglia, l’anno prossimo, possa ospitare fino a 6.500 spettatori e non più solamente 5mila.
Anche quest’anno, infatti, come in molte altre occasioni del passato, il Como 1907 e il Comune hanno dovuto ottenere alcune deroghe in tema di sicurezza dello stadio per poter iniziare e poi svolgere il campionato di Serie B. Ora, con gli occhi già puntati all’annata sportiva 2022-2023, l’intenzione di entrambe le parti è arrivare a una sistemazione più strutturale delle carenze del vecchio Sinigaglia, a partire naturalmente dalla realizzazione di un impianto antincendio in perfetta regola e auspicabilmente senza necessità di “pezze” ogni anno. Il progetto per la messa in sicurezza sarebbe anche già pronto tanto che, per cautela e diplomazia, gli elaborati sarebbero stati inviati ai Vigili del fuoco e alla Soprintendenza per un primo parere (positivo). Poi, come sempre, sarà la Commissione provinciale di vigilanza a dover comunque dare l’ok definitivo o, eventualmente, a chiedere integrazioni o modifiche.
La sensazione, però, è di un ottimismo abbastanza trasversale. Piuttosto, l’aspetto su cui il dialogo tra Comune e società è ancora in corso – pur sempre in uno spirito collaborativo e scevro da polemiche – è su chi, ed eventualmente in quale quota-parte, si dovrà materialmente fare carico dell’esborso.
Un secondo versante che, soltanto in parte, è legato alla sicurezza del Sinigaglia, riguarda invece la necessità di una serie di interventi edilizi sull’impianto, in particolare lungo la facciata dello stadio alle spalle del settore Distinti, quello insomma che si affaccia sulle sedi delle società sportive. Già nei mesi scorsi, questa parete fu oggetto di crolli e cedimenti parziali: le macerie vennero smaltite, ma la facciata non è ancora in sicurezza e richiederà certamente un intervento più generale. In questo caso, la cifra non è ancora emersa mentre i lavori dovrebbero essere senza dubbio a carico di Palazzo Cernezzi.
Da sottolineare poi una buona notizia: è già arrivata una deroga per quanto riguarda l’ormai famoso pilone dell’illuminazione sul lato Hangar. I lavori di abbassamento per rendere più sicuri i voli degli idrovolanti potranno essere realizzati tra un anno e non immediatamente.
Infine, un accenno alla rinnovata intenzione del Como 1907 di guardare a un futuro con permanenza lunga in città e sempre con i colori biancoblu. Sebbene a livello ancora informale, Ludi avrebbe infatti ribadito questa prospettiva, che però non potrebbe prescindere da una gestione diretta tramite concessione su lungo periodo dello stadio per mettervi mano profondamente. Una sintonia con l’amministrazione che, a poche settimane dalle elezioni, o già il sindaco Mario Landriscina esplorerà direttamente in un prossimo incontro oppure sarà un dei primi dossier caldi sul tavolo di chi gli succederà a Palazzo Cernezzi.
Un commento
Priorità della nuova amministrazione.
Perché concessione e costruzione del nuovo Sinigaglia è un’opportunità UNICA per questa città.
Significa recuperare un’intera area strategica, darle nuova vita e linfa e agevolare una proprietà con enormi potenzialità economiche che si è mossa con grande rispetto per la città che la ospita.
Avanti tutta!