Nel centro di Como c’è un immobile gigantesco, storico in posizione strategica ma che…nessuno vuole. Sembra l’inizio di una favola ma in realtà – come in molti avranno già ampiamente intuito – stiamo parlando dell’ex orfanotrofio tra le vie Grossi e Dante, davvero a due passi dalla città murata.
Per la terza volta in pochi mesi (e l’ennesima in circa 20 anni) il Comune prova a venderlo all’asta anche perché con il ricavato la giunta Rapinese intende investire sull’ex Santarella nel’area Ticosa e sul cineteatro Politeama. Per cogliere l’obiettivo, ecco il nuovo maxi sconto: sul valore originario attribuito all’immobile – 9 milioni e 702mila euro – ora il tentativo di vendita parte con una riduzione del 25%, quasi 2 milioni e mezzo di euro.
10 Commenti
Un immobile simile, dovrebbe essere messo all’asta senza base di partenza (o con una cifra puramente simbolica), ma solo venduto al maggior offerente, pur di disfarsene… è lo stesso problema che esiste con la Villa Giovio a Breccia. Sono immobili impegnativi anche solo per il recupero.
Purtroppo credo che ci siano vincoli, di vario tipo, da rispettare in fase di ristrutturazione che non invoglia alcun acquirente. Piuttosto che tenerlo così, o peggio, il Comune farebbe bene a disfarsene, anche a prezzi più bassi.
Proprietà straordinaria che ha un grosso problema difficilmente risolvibile, ovvero l’accesso dei veicoli in entrata ed in uscita. Il Comune alzi il culo visto che sono pagati a secchiate di soldi nostri, studi la soluzione, se non è capace come ovvio chieda opinioni senza dare mandato. Se questo problema trova una soluzione, ed io dubito, tutta la questione la si potrebbe rivedere.
Concordo. Difficilmente ,se non impossibile , i tecnici e dirigenti comunali troveranno una soluzione, troppo scemi pigri inetti imbelli fannulloni. Vvc
Se con i quattro commentatori arriviamo a 120.000 euro di imponibile annuo è tutto grasso che cola….e parlano di milioni…mah!
comprarlo per poi trasformarlo in?
Il problema non è tanto l’acquisto, ma i soldi necessari a trasformarlo in qualcosa di redditizio.
Se devo mettere in conto 12-15 milioni di ristrutturazione totale, non sarà il prezzo che scende da 9.7 a 7.3 milioni di euro a fare la differenza.
E quanti saranno i soggetti disposti a investire 20 milioni?
Ma se lo sconto l’avessero fatto Iantorno o Pettignano? Ma come neanche il super assessore al Patrimonio della Giunta Rapinese, guarda caso proprio Rapinese, è riuscito nell’impresa…
A meno che non vengano utilizzati “soldi di dubbia provenienza da riciclare” quell’ immobile stante i vincoli esistenti potrebbe essere interessante sotto i 2 milioni di Euro…
in base a cosa hai stabilito che il suo valore é di ,eno di 2 mln?